Oltre Cinquecerchi
Football gaelico: che cos’è, come si gioca, le nazioni più forti. Italia presente agli ultimi Mondiali
È lo sport irlandese per eccellenza e il football gaelico ha scandito la storia del Paese, nel bene, ma anche nel male. Il football gaelico è uno sport particolare che combina regole e aspetti che vanno dal calcio al rugby, ma passando anche per la pallavolo e ha forti similitudini con il football australiano. Se ufficialmente la nascita di questa disciplina è datata 1887, sport con la palla che ne ricordano le regole esistevano in Irlanda già dal 1300, con un’evoluzione che, appunto, ha portato oltre 5 secoli dopo alla nascita del football gaelico.
Il football gaelico si gioca in un campo erboso dalle dimensioni simili a quello da rugby, ma più largo, con in campo 15 giocatori per parte, come nel rugby, ma con un pallone tondo, come il calcio, e con posizioni in campo che ricordano più quest’ultimo, con un portiere, difensori, centrocampisti e attaccanti. Il pallone, però, dalle fattezze assomiglia più a quello da pallavolo. La palla può venir portata in avanti tenendola in mano (per non più di quattro passi, però), può venir fatta palleggiare, può venir calciata, colpita con un pugno per passarla a un compagno o si può colpirla col piede per poi riprenderla in mano, in quello che viene definito il soloing, che è il gesto tecnico più spettacolare e quello che più caratterizza questo sport.
Anche in difesa le regole mischiano quelle di calcio e rugby, permettendo più del primo e meno del secondo. Non si può placcare l’avversario, ma si può contrastarlo spalla contro spalla, così come si può tentare di rubargli il pallone colpendolo con un pugno, mentre quando viene effettuato un tiro questo può venir intercettato solo con la mano, non con il piede. Il fine ultimo del gioco, e torniamo al calcio, è segnare un gol. La porta, però, è come quella del rugby, con due pali lunghi e una traversa posta a circa 2,5 metri da terra. Segnare un gol tra i pali e sotto la traversa (dove c’è il portiere) vale tre punti, mentre segnare un gol tra i pali, ma sopra la traversa, ne vale solo uno. Se all’apparenza, dunque, il punteggio è facile da seguire, in realtà il football gaelico ha una modalità di segnare il punteggio che a prima vista può confondere (e serve un po’ di matematica). I punteggi, infatti, non vengono segnati in maniera cumulativa, con il gol sotto la traversa nominato “goal” e quello sopra “point”. Per fare un esempio: se una squadra segna tre gol nella porta bassa e 11 nella porta alta il suo punteggio non sarà 20 (cioè 3×3 + 11), ma verrà segnata come 3-11. Così, una partita che finisce Squadra A 0–21 – Squadra B 4–8 vedrà vincitrice la squadra A, che ha 21 punti, mentre la squadra B ne ha segnati solo 20.
Il football è uno dei quattro sport gaelici gestiti dalla GAA, la Gaelic Athletic Association, ed è uno sport totalmente amatoriale, uno dei pochi rimasti. Il torneo più importante è l’All-Ireland Senior Football Championship che si disputa annualmente e che vede le finali disputarsi al Croke Park di Dublino, con un pubblico di 80mila persone. Dicevamo che il football gaelico ha scandito, nel bene o nel male, la storia d’Irlanda. E infatti proprio Croke Park è stato teatro di una delle peggiori stragi del Paese. Nel 1920, il 21 novembre, l’esercito britannico aprì il fuoco contro i tifosi presenti per la sfida tra Dublino e Tipperary, per rappresaglia contro l’uccisione di 19 agenti segreti da parte dell’IRA di Michael Collins. Morirono 14 tifosi e un giocatore del Tipperary, Michael Hogan, in quello che è considerato il Bloody Sunday irlandese.
Tornando al football giocato, dal 2015 si disputano quelli che sono i Mondiali di football gaelico, i GAA World Games, che fino a oggi si sono giocati nel 2015, nel 2016 e nel 2019. Il torneo è diviso in due, Irish e Native, con il primo che viene disputato da giocatori nati in Irlanda, ma residenti anche in altre nazionali, mentre il secondo è un vero e proprio Mondiale, con giocatori che rappresentano la nazione d’appartenenza. Non partecipano, però, solo nazionali, ma anche squadre che rappresentano una città (per esempio New York) o territori più ampi, continenti, come l’Australasia.
Tra le nazioni più forti, dove il football gaelico ha preso più piede, oltre all’Irlanda ci sono l’Inghilterra, la Francia, la Spagna (nella regione della Galizia), mentre fuori dall’Europa ci sono Abu Dhabi (dove si disputò l’edizione 2015), gli USA (in particolare New York, anche vista la grande presenza irlandese), l’Australia, il Canada e il Sudafrica. Nell’edizione 2019, infatti, in semifinale arrivarono i Tir Chonail Gaels di Londra, la Francia e due squadre americane, i New York Freedom e i New York Liberty. La finale è stata un derby newyorkese con i Freedom che si sono imposti su Liberty per 4-7 a 2-9.
Ai World Games 2019 ha partecipato anche l’Italia. Nella fase a gironi, inserita nel gruppo C con Eire Óg, Toronto e Argentina gli azzurri hanno chiuso con sei sconfitte su sei, venendo inseriti nel tabellone per il Plate, cioè i posti dal 18° al 24°. Qui l’Italia nei quarti di finale ha superato gli Asia Dragons, che non si sono presentati per i troppi infortunati avuti nella prima fase, poi in semifinale si è imposta sugli argentini del San Isidro per 3-9 a 0-2, mentre in finale ha ceduto ai francesi della Guascogna con un netto 0-5 a 2-12, chiudendo così in diciannovesima posizione.
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Foto: Shutterstock