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Giro d’Italia 2020, le date possono cambiare? Mauro Vegni: “Calendario non scolpito nella pietra. Se il Mondiale salta…”

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L’UCI ha ufficializzato il calendario ciclistico 2020, la stagione dovrebbe riprendere il 1° agosto dopo una sosta di cinque mesi a causa della pandemia. Il condizionale è d’obbligo perché naturalmente gli scenari dipenderanno dalla pandemia ma c’è un cauto ottimismo sulla regolare ripresa delle attività sportive. Il Giro d’Italia è stato programmato a inizio autunno (3-25 ottobre) e purtroppo non sono date ottimali perché in contemporanea si disputeranno tre Classiche Monumento (Liegi-Bastogne-Liegi il 4 ottobre, Giro delle Fiandre l’11 ottobre, Parigi-Roubaix il 25 ottobre) e l’ultima settimana sarà in contemporanea con l’avvio della Vuelta di Spagna (20 ottobre).

Questa programmazione ha chiaramente generato diversi malumori tra gli organizzatori di RCS Sport ma il direttore Mauro Vegni fa una rivelazione alla Gazzetta dello Sport: “Questo calendario non è scolpito nella pietra. Da più parti si vocifera che il Mondiale in Svizzera potrebbe saltare per problemici economici. A quel punto l’UCI lo recupererebbe a novembre, in Oman. Se dovesse accadere noi ci faremo trovare pronti perché si aprono due scenari. Ci sarebbe un buco in quella settimana di settembre: magari si possono anticipare le Classiche del Nord così la Roubaix cadrebbe prima della crono di Milano. O ci spostiamo noi col Giro. Occorre elasticità“.

Mauro Vegni svela poi un altro piano: “Proprio per le tante difficoltà di trasferire uomini e mezzi, stiamo ragionando su un treno di gare italiane, in modo che una squadra possa organizzarsi, sapendo che una volta entrata nel nostro Paese ha la possibilità di partecipare a tanti appuntamenti. Quindi, oltre a Strade Bianche e Milano-Sanremo già calendarizzate (1° e 8 agosto, ndr), ad agosto potremmo avere Milano-Torino, il Gran Piemonte e anche il Lombardia. Le date possibili sono il 22 o il 23, al posto dei campionati nazionali, già rinviati in diverse Nazioni. Si tratta di una possibilità e ne discuteremo nel caso con la Federazione“.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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