Giro d’Italia 2020, le salite oltre i 2000 metri presenti nel percorso. Si potranno disputare ad ottobre?

La prossima settimana, per la precisione martedì 5 maggio, l’UCI dovrebbe diramare il nuovo calendario del 2020, che ovviamente subirà numerose modifiche rispetto alla versione originale a causa della pandemia di coronavirus. L’organo di governo di ciclismo ha però già dettato le linee-guida che verranno seguite per la composizione del nuovo calendario: sospensione delle corse fino al 1 agosto, Tour de France previsto tra la fine di agosto e settembre, conferma dei Mondiali dal 20 al 27 settembre, Giro d’Italia ad ottobre e Vuelta a España a chiudere la stagione. Dunque la Corsa Rosa, originariamente in programma dal 9 al 31 maggio, è destinata a disputarsi in pieno autunno e la netta variazione climatica andrà inevitabilmente a suscitare delle riflessioni e a produrre ulteriori cambiamenti in seno alla più prestigiosa kermesse ciclistica del Bel Paese.

Appare infatti scontato che il percorso originale della centotreesima edizione del Giro d’Italia non potrà essere rispettato, a cominciare dalla partenza dall’Ungheria. Un interrogativo di un certo rilievo è rappresentato dalle salite oltre i 2000 metri, che sembrano difficilmente conciliabili con la stagione autunnale: le temperature polari e la presumibile presenza della neve potrebbero insidiare il passaggio dei corridori e metterne a repentaglio l’incolumità. È ovvio che proprio quelle spettacolari ascese rappresentano l’elemento più affascinante della corsa, però, per le motivazioni citate in precedenza, la loro conferma appare improbabile. Andiamo ora a vedere quali sono le salite oltre i 2000 metri presenti nel percorso originale del Giro d’Italia 2020, tutte concentrate nella parte finale della corsa.

GIRO D’ITALIA 2020: LE SALITE OLTRE I 2000 METRI

18ª TAPPA (Pinzolo-Laghi di Cancano): Passo dello Stelvio [2758 metri]

20ª TAPPA (Alba-Sestriere): Colle dell’Agnello [2744 metri], Col d’Izoard [2360 metri], Sestriere [2035 metri]

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antonio.lucia@oasport.it

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Foto: Valerio Origo