Ciclismo
Giro d’Italia 2020: nuove date ad ottobre, ma tante incognite. Viaggi, distanziamento e la paura delle squadre
I dubbi, le incognite, ad oggi, sono davvero tantissime. Tutto il mondo dello sport è fermo a causa del coronavirus, in Italia vige ancora la regola del lockdown, con gli sportivi che non possono allenarsi. Dal 4 maggio tolte le prime restrizioni e spazio agli atleti a livello individuale per iniziare a muoversi. Per il ritorno alla normalità ci vorrà però ancora tanto.
Maggio sarebbe dovuto essere il mese di uno degli appuntamenti più importanti per il ciclismo internazionale e per il Bel Paese: il Giro d’Italia. La prima grande corsa a tappe stagionale è stata ovviamente rinviata: nuove date per la Corsa Rosa che al momento sembra che si debba svolgere nel mese di ottobre. La bozza dell’UCI prevede infatti la ripartenza con Tour de France a fine agosto e Mondiali a settembre: nulla di certo però, viste le novità che arrivano da Oltralpe. Potrebbero dover arrivare altre news dall’Unione Ciclistica Internazionale.
In tanti hanno apprezzato la ricollocazione del Giro ad ottobre: ma sarà possibile disputarlo? Di certezze ce ne sono poche. Le difficoltà invece sono moltissime: a partire ovviamente dal virus, che senza un vaccino, sarà quasi impossibile da fermare. Il distanziamento, sia in gara che nel pubblico (garantire corse ciclistiche a porte chiuse non sarà facile), sarà fondamentale. Oltre a tutto ciò saranno da valutare i viaggi a livello internazionale, al momento non concessi (arriverà una deroga?). A livello di logistica va ad aggiungersi il problema del meteo: saremo in pieno autunno, con la neve che potrebbe già essere presente sulle montagne alpine.
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gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Lapresse