Ciclismo
Giro d’Italia 2020: Remco Evenepoel, il debutto del fenomeno. A 20 anni sarà già l’uomo da battere?
L’esordio di Remco Evenepoel in un grande giro è uno dei motivi principali per cui gran parte degli appassionati di ciclismo sperano che il Giro d’Italia 2020 si svolga. L’enfant prodige belga, nonostante il calendario sia stato stravolto a causa dell’emergenza Covid-19, ha fatto sapere che si presenterà comunque al via della Corsa Rosa, preferendo quest’ultima alla Liegi-Bastogne-Liegi. Una presenza, la sua, che arricchisce e non poco quella che per il momento sembra una startlist abbastanza scarna.
Per molti colleghi ed ex colleghi, il 20enne di Schepdaal è da considerarsi uno dei favoriti del Giro. Per Alberto Contador Remco può vincere la Corsa Rosa. Vincenzo Nibali, invece, ha dichiarato tempo fa di ritenerlo un rivale insidioso. D’altronde l’ex calciatore fiammingo ha le caratteristiche ideali per diventare, in un futuro anche molto prossimo, uno dei grandissimi delle corse a tappe. Innanzittutto, è un cronoman superlativo, e la storia, tramite i suoi protagonisti, ci insegna che per vincere le manifestazioni di tre settimane in maniera seriale è fondamentale andare forte nelle prove contro il tempo. Solo il grande Gino Bartali, tra i corridori che hanno vinto cinque o più Grand Tours, non era uno dei migliori interpreti delle cronometro della sua epoca.
Oltretutto, Evenepoel ha delle doti di endurance a dir poco notevoli, ideali per competere sulle tre settimane. Sin da quando era juniores, ha dimostrato di non essere tanto un eccellenza sui 5/10 minuti di sforzo, ma di essere devastante quando si deve andare a tutta per un tempo prolungato. Ciò lo porta a non soffrire e, anzi, ad esaltarsi, nelle occasioni in cui la bagarre, tra gli atleti, scoppia molto lontano dal traguardo. Il recupero sulle tre settimane è, per forza di cose, invece, un po’ un’incognita. Tuttavia, va detto che Remco, nelle corse a tappe disputate da juniores, nelle quali attaccava sostanzialmente dai primi chilometri in quasi ogni tappa, non ha mai avuto momenti in cui è andato in crisi per via degli sforzi profusi nei giorni precedenti. Può essere un indizio.
Considerando quanto dicono i colleghi, il suo motore sette stelle lusso e il fatto che qualche salita potrebbe essere tagliata, favorendo un cronoman come lui, Evenepoel è da considerarsi l’uomo da battere del Giro 2020? La risposta è ancora tendente al no, non tanto per l’età in sé, quanto poiché è alla primissima esperienza in carriera in un grande giro. Non va, però, assolutamente sottovalutato. La storia del ciclismo ci insegna che i fuoriclasse, quelli autentici, sono capaci di conquistare le corse a tappe anche 20/21 anni e Remco, indipendentemente da come si svilupperà la sua carriera, fa parte della categoria dei talenti generazionali.
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luca.saugo@oasport.it
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Foto: Romeo Deganello