Oltre Cinquecerchi
Giuseppe Conte sul decreto ‘Rilancio’: “Tagliamo 4 miliardi di tasse, subito 600 euro per autonomi”. La ministra Bellanova si commuove
Si è da poco conclusa a Palazzo Chigi una lunga conferenza stampa con protagonista il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, la ministra per le Politiche Agricole Teresa Bellanova, il ministro della Salute Roberto Speranza e il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli.
Al termine del Consiglio dei ministri, che ha dato il via libera al decreto ‘Rilancio’ da 55 miliardi di euro per affrontare l’emergenza economica provocata dalla pandemia, Conte, supportato dagli altri ministri dell’esecutivo, ha spiegato i tratti caratterizzanti dei provvedimenti. “Il decreto Rilancio arriverà in Parlamento. Con le forze di maggioranza ma spero anche con l’opposizione mi auguro che il decreto possa essere migliorato. Vi posso assicurare che ogni ora di lavoro pesava perché sapevamo di dover intervenire quanto prima. Abbiamo impiegato un po’ di tempo ma posso assicurarvi che non abbiamo impiegato un minuto di più di quello strettamente necessario per un testo cosi complesso“, le parole del Premier.
“Introduciamo misure di rilancio e sostegno alle imprese per una pronta ripartenza. Aiutiamo le famiglie che hanno figli, abbiamo un reddito di emergenza. Per i lavoratori le risorse sono cospicue, sono pari a 25,6 miliardi di euro. Nel decreto c’è anche il reddito di emergenza per le fasce che hanno bisogno di una maggiore protezione. Ci sono 15-16 miliardi alle imprese, che verranno erogati in varie forme dalle più piccole fino alla possibilità di capitalizzare le più grandi. Tagliamo in pratica 4 miliardi di tasse per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato con lo stop alla rata Irap di giugno. Per gli autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni separate Inps arriveranno 600 euro subito, perché saranno dati a chi ne ha già beneficiato. Spero possano arrivare nelle prossime ore, quando il decreto andrà in Gazzetta ufficiale, poi ci riserviamo di integrarli con un ristoro fino a 1000 euro“, ha sottolineato il Presidente del Consiglio.
Per quanto riguarda la sanità ci sarà un intervento pari a 3 miliardi e 250 milioni. Conte ammette che si dovrà dare sostegno agli albergatori e agli stabilimenti balnerari. “Abbiamo pagato l’85% di cassa integrazione, quasi 80% di bonus autonomi, misure per 4,6 milioni di lavoratori. Abbiamo lavorato per rendere meno farraginosi i passaggi e confidiamo di recuperare il tempo perduto, avendo snellito la procedura Ci sono inoltre 1,4 miliardi per università e ricerca e l’assunzione di 4000 nuovi ricercatori. Confidiamo di erogare gli ammortizzatori ancora più speditamente di come accaduto fino ad adesso. Non ci sono sfuggiti i ritardi e cerchiamo di rimediare. Un pacchetto turismo nel decreto Rilancio, con un tax credit fino a 500 euro per tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro. La prima rata Imu è abbonata per alberghi e stabilimenti balneari. Ristoranti e bar potranno occupare suolo pubblico non pagando la Tosap anche grazie alla collaborazione con Anci. E c’è un occhio di attenzione per i nostri artisti“, l’ulteriore precisazione del Primo Ministro, in una conferenza stampa particolarmente lunga.
Una commossa Bellanova ha poi aggiunto: “Da oggi possiamo dire che lo Stato è più forte del caporalato. Il settore agroalimentare ha una dotazione specifica: abbiamo destinato 1 miliardo e 150 milioni di euro per sostenere la filiera agricola. Gli interventi saranno finalizzati ai settori che hanno più sofferto, il florovivaismo, gli agriturismi, la filiera del vino“. Secondo quanto emerge dall’ultima bozza, il fondo affitti scende da 180 a 140 milioni, vi sarà l’abolizione del versamento della prima rata dell’Imu, quota-Stato e quota-Comune in scadenza il 16 giugno. Lo stop, previsto per alberghi, stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, dovrebbe valere anche per stabilimenti termali, agriturismi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, campeggi. Non vi sarà il saldo dell’Irap dovuto a giugno per il 2019 e della prima rata, pari al 40%, dell’acconto per tutte le imprese e i professionisti fino a 250 milioni di ricavi.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse