MotoGP
MotoGP, Andrea Dovizioso al bivio. Tra il rinnovo con Ducati e l’opzione KTM dal profumo di ridimensionamento
Periodo di pausa, periodo di trattative. In MotoGP, a causa della pandemia, si è in attesa di capire quale sarà il nuovo calendario ufficiale del Mondiale 2020. Di fatto la stagione della classe regina non è ancora cominciata e le intenzioni dei gestori del Circus sono quelle di prendere il via da Jerez de la Frontera (Spagna) il 19 luglio, disputando due weekend iridati consecutivi sul tracciato andaluso. Non resta che aspettare…
Non potranno invece concedersi troppo tempo per la riflessione la Ducati e Andrea Dovizioso. Le contrattazioni per il rinnovo del “Dovi” sono in corso e il forlivese per continuare la sua avventura a Borgo Panigale vorrebbe un adeguamento sostanziale dell’ingaggio. In sostanza il centauro italiano è intenzionato a far valere i suoi risultati dal 2017 al 2019 (tre volte secondo nella classifica generale alle spalle dello spagnolo della Honda Marc Marquez). Da parte della Rossa le riserve non mancano perché le richieste economiche non sono di poco conto e le intenzioni della squadra del Bel Paese sono quelle di riversare gli sforzi maggiori per il miglioramento del progetto in MotoGP.
Che cosa succederà? L’impressione è che Dovizioso non abbia troppe alternative. Se dovesse decidere di lasciare la Ducati, si potrebbero spalancare le porte della KTM, ma al momento l’esperienza nella massima cilindrata della moto austriaca non è stata così entusiasmante. E’ vero che il pilota italiano è reduce da una storia con la Rossa fatta di una crescita costante, dopo gli anni difficili di Valentino Rossi a Borgo Panigale. Replicare però una situazione del genere ora come ora sarebbe completamente diverso, considerando questa operazione come una sorta di ridimensionamento.
Pertanto, si può supporre, come anche espresso dall’ex pilota della Ducati in MotoGP e in Superbike Marco Melandri ai microfoni di OA Sport, che le due parti si possano venire incontro e quindi prolungare il rapporto. In caso contrario, la terza via potrebbe essere addirittura il ritiro agonistico, ma non sembra vi siano segnali di questo genere all’orizzonte in casa Dovizioso.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Valerio Origo