MotoGP
MotoGP, il GP Misano si farà? Gli organizzatori ci sperano e vogliono evitare le porte chiuse, almeno in parte
“Il Gran Premio di Misano si farà, ma con qualche limitazione“. Questo, in soldoni, è il riassunto del comunicato emesso nella giornata odierna dai promotori della gara, ovvero la Repubblica di San Marino, la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Rimini ed il Misano World Circuit, con il quale si è voluto mettere in chiaro quale sia l’attuale situazione della corsa che si dovrebbe disputare nel fine settimana del 13 settembre sul tracciato intitolato a Marco Simoncelli.
In un momento nel quale tutto viene rimesso in discussione, il Motomondiale prova a porre dei punti fermi. Innanzitutto sembra ormai definito che il via ufficiale della stagione non sarà più a Brno il 9 agosto, bensì a Jerez de la Frontera il 19 luglio, per cui si può iniziare a comporre una sorta di calendario più o meno realistico, con l’ovvia necessità di disputare i primi appuntamenti a porte chiuse.
Tra le sedi di Gran Premio che scalpitano per ospitare una prova, c’è ovviamente il Misano World Circuit, che ha la fortuna di disputarsi in Romagna, terra di motori, nella quale il pubblico è sempre numeroso. Già il pubblico. Come si potrà ragionare se non a porte chiuse? Il comunicato emesso in giornata dagli organizzatori prova a spiegare le linee guida.
“È evidente che vanno risolti due aspetti fondamentali: da una parte l’aspetto sanitario e della sicurezza, perché l’evoluzione del contagio e le conseguenti opportunità che questa consentirà sono decisive e arrivano prima di ogni altra considerazione; dall’altra la sostenibilità economica dell’organizzazione, che evidentemente assume un profilo del tutto nuovo in questa situazione. Sul primo aspetto siamo tutti confidenti che si tornerà presto a correre e che una soluzione in merito alla partecipazione del pubblico troverà una risposta. Lo scenario è aperto: gli eventi potrebbero essere a porte chiuse, ma anche con una partecipazione limitata e rigorosamente rispettosa delle prudenze che ben conosciamo. Vedremo”.
C’è quindi l’opportunità di aprire le porte al pubblico a Misano, anche solamente in maniera ridotta? L’aspetto economico, dopotutto, non si potrà certo mettere tra parentesi. “Sulla sostenibilità economica va detto che i promotori sono decisi e convinti a trovare la soluzione che potrà consentire l’organizzazione del Gran Premio. Si tratta di un evento capace di trasmettere a tutto il mondo l’immagine di un territorio vivo dal punto di vista turistico, già in moto con la sua industria dell’accoglienza. Sono già abbozzati progetti di promozione, c’è la piena collaborazione della piattaforma televisiva affinché quella che è obiettivamente una difficoltà si possa tramutare nella migliore opportunità possibile. C’è un contatto quotidiano con Dorna e con il suo CEO Carmelo Ezpeleta, siamo aperti a tutte le soluzioni”.
Si lavora, quindi, e si lavorerà ancora alacremente per far sì che la tappa di Misano possa disputarsi nella maniera migliore possibile, sotto ogni punto di vista. “Sono ragionamenti che poggiano sulla solidità di una concertazione propositiva. Abbiamo sempre affidato all’evento un ruolo primario nelle strategie di promozione e di affermazione di un territorio straordinariamente connesso al motorsport. Oggi, sotto questo aspetto, il Gran Premio assume uno spessore ancora più strategico. Oggi siamo ottimisti, il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini ha una prospettiva di lavoro, non più quella del dubbio”.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Valerio Origo