MotoGP
MotoGP, Santi Hernandez: “La sosta produrrà molte sorprese alla ripartenza, Marquez è pronto, la moto meno…”
La data c’è: 19 luglio. Il circuito anche: Jerez de la Frontera. La prima tappa pure: il Gran Premio di Spagna. Il Mondiale MotoGP 2020 sembra davvero pronto ad alzare il proprio sipario. Dopo una pausa di 245 giorni, finalmente, torneremo a vedere azione in pista. Un digiuno che affonda le radici nella emergenza sanitaria globale che ha messo in ginocchio lo sport a livello mondiale, e che potrebbe regalare grandi novità quando sarà ora di ripartire.
La conferma arriva direttamente da Santi Hernandez, capo-meccanico di Marc Marquez nel team Repsol Honda, una figura di spicco all’interno del Motomondiale dal punto di vista tecnico, che quindi ha assolutamente voce in capitolo ed è capace di analizzare la MotoGP sotto ogni punto di vista. In primo luogo il “braccio destro” del campione del mondo in carica ha voluto parlare della condizione fisica del Cabroncito: “La scorsa settimana Marc è tornato ad allenarsi con la moto da cross, una notizia importante – le sue parole riportate da motorsport.com – È abbastanza positivo vederlo di nuovo in sella alla sua moto, soprattutto dopo l’operazione alla spalla. Questo stop forzato è stato positivo per il suo recupero e speriamo che all’inizio della stagione non sia un problema come lo sarebbe stato se avessimo iniziato a marzo”.
Già, l’avvio della stagione. Da marzo si è spostato a luglio, con rischi annessi e connessi. “Immagino che nelle prime gare vedremo molte sorprese, soprattutto dopo questa pausa. Quando arriviamo su un circuito dopo la pausa natalizia, ci sono sempre piloti molto veloci già alla prima sessione e ce ne sono altri che non te lo aspetti ma sono lì davanti, altri invece faticano ad adattarsi alla moto. Ecco perché dico che ci possono essere molte sorprese”.
Santi Hernandez, inoltre, conferma come il sei volte campione della classe regina non sia certo stato con le mani in mano in questo periodo di lock-down. Il numero 93 ha mantenuto un rapporto epistolare costante con il suo capo-tecnico, per discutere insieme della strategia e di alcuni dettagli relativi alla messa a punto della moto che, come si era visto nei test di Sepagn e Losail, era ben lontana dalla perfezione: “Stiamo pianificando alcune cose a livello di set-up in vista della prima gara, quindi come partire dopo la pausa ma, in questo momento, se devo essere sincero, non stiamo parlando di niente in particolare. Prima vogliamo sapere ufficialmente quando partiremo e da quel momento faremo come al solito: organizzeremo delle riunioni per telefono dove parleremo della preparazione della prima gara”.
Le difficoltà della nuova Honda erano diverse, e lo stesso Santi Hernandez le analizza. “Quello che ci preoccupa un po’ sono il freno-motore e la frenata, quindi vorremmo guadagnare più grip e più aderenza al treno anteriore. Quegli stessi aspetti che ci hanno fatto soffrire durante i test invernali. L’ultimo giorno a Losail ci siamo resi conto che per alcuni motivi eravamo andati un po’ fuori strada. Fare un passo indietro ci ha fatto vedere cose positive e credo che questa sia l’aspetto più importante”.
Dopo aver visto la Ducati provare con efficacia l’holeshot (ovvero il sistema che “schiaccia” verso l’asfalto la moto per avere più slancio in partenza), sarà lo stesso anche in casa Honda? “Ci stiamo lavorando. Una casa come la Honda ragiona su tutti gli aspetti e stiamo provando molte cose. Una di queste è l’holeshot, però al momento non sono sicuro al 100% che torneremo ad averlo. È un aspetto importante, ci permetterebbe di guadagnare molto soprattutto in partenza, come abbiamo visto nelle altre moto capaci di fare la differenza al via, però per noi sarà importante capire se le sensazioni di Marc saranno le stesse dell’ultimo giorno dei test in Qatar perché ci darebbe molta tranquillità in vista dell’inizio del campionato e soprattutto ci permetterebbe di continuare a sviluppare la moto”.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lapresse