Formula 1
MotoGP, si lavora per confermare il Gran Premio di Argentina di Termas de Rio Hondo a fine novembre
Prosegue giorno per giorno, anzi ormai ora per ora, il complicatissimo lavoro di composizione del calendario del Mondiale MotoGP 2020. L’idea iniziale di 20 Gran Premi in giro per il mondo è stata purtroppo spazzata via dall’emergenza sanitaria globale, che ha bloccato la classe regina pochi giorni prima di imbarcarsi per Losail per la prima tappa nel deserto qatariota. Da quel momento in avanti Dorna e FIM hanno lavorato a braccetto per provare a studiare il da farsi, analizzando ogni possibile scenario e valutando le notevoli difficoltà a livello logistico e, soprattutto, a livello di trasferimenti.
Dopo settimane intense, sembra che l’idea definitiva sia di correre 10-12 appuntamenti in Europa (si dovrebbe iniziare il 19 luglio con il Gran Premio di Spagna di Jerez de la Frontera, seguito la settimana successiva dal Gran Premio di Andalusia sulla stessa pista) quindi passare all’Asia (sempre che le corse si possano disputare a porte aperte, altrimenti salterà tutto), infine il campionato 2020 si concluderà con la consueta prova finale di Valencia. Nessuna notizia ufficiale, per il momento, per le tappe americane. Che ne sarà del Gran Premio degli Stati Uniti di Austin e quello di Argentina?
La gara di Termas de Rio Hondo si sarebbe dovuta disputare il 19 aprile, quarta in ordine cronologico. Il nuovo calendario dovrebbe vederla di nuovo protagonista nel fine settimana del 22 novembre. Ma sarà davvero così? L’amministratore delegato di Dorna, Carmelo Ezpeleta, ha recentemente affermato che, mentre gli eventi europei si svolgeranno a porte chiuse, le gare asiatiche sarebbero possibili solamente in presenza degli spettatori. Per quanto riguarda le tappe americane, invece, ha spiegato che: “Sì, confidiamo che si possa ancora correre in Argentina – le sue parole riportate da Crash.net – Abbiamo un contratto in essere e speriamo di poter decidere assieme agli organizzatori sudamericani una data realistica e giusta. Correre a Termas de Rio Hondo a porte chiuse, o in presenza di pubblico, sarà qualcosa che dovremo valutare secondo le imposizioni del Governo”.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lapresse