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MotoGP, Valentino Rossi in Yamaha Petronas nel 2021? “Dipende solo da lui, dobbiamo discutere sui dettagli”

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Continua ad alimentarsi il grande quesito di questi giorni per quanto riguarda la MotoGP, in attesa che la stagione 2020 possa finalmente prendere il proprio via. Nelle scorse ore, infatti, si è scritto un nuovo importante capitolo sul possibile sbarco di Valentino Rossi al team Yamaha Petronas. Dopo tante voci, illazioni, spifferi ed ipotesi, è stata la stessa scuderia “satellite” della casa madre di Iwata a dire la sua sull’eventuale arrivo del nove volte campione del mondo nel campionato 2021.

Il pilota di Tavullia, come ormai appare chiaro, vuole proseguire nella propria carriera, per chiudere nel migliore dei modi e non in una maniera parziale ed anonima come sarebbe quest’anno, con un calendario compresso ricco di gare da disputarsi a porte chiuse. La Yamaha ha ampiamente annunciato che garantirà parità di condizioni tecniche al pesarese anche nel team Petronas. Dorna, dal canto suo, si frega le mani a pensare ad un altro anno (o forse due) di un pilota leggendario come il numero 46, per cui rimane l’ultimo tassello della discussione.

Lo stesso team, che oggi vede al proprio interno Fabio Quartararo e Franco Morbidelli, sarà in grado di “accogliere”, soprattutto a livello economico, Valentino Rossi? Il sito motorsport.com ha interpellato direttamente il numero uno del team Petronas, Razlan Razali, per provare a capire meglio come sta evolvendo questa situazione. Le sue parole sono risultate quanto mai interessanti: “Abbiamo incontrato la Yamaha e conosciamo già la loro proposta, ma ora dobbiamo far sedere tutte le parti attorno al tavolino ed iniziare ad occuparci dei dettagli. Questo, effettivamente, non è ancora stato fatto. Finora abbiamo discusso solamente riguardo le questioni tecniche”.

Questi dettagli, vista la portata di un nove volte campione del mondo, non saranno certo di poco conto. “Non dobbiamo dimenticare che dovremo far incontrare Valentino con i nostri sponsor. Dobbiamo bilanciare l’esborso che comporta l’assunzione per un solo anno, e vedere cosa possiamo ottenere in cambio, che si tratti di prestazioni in pista o di risultati. E’ chiaro che ci gioverebbe in termini di esposizione, e ovviamente avere Valentino non potrà che essere un grande valore. Per il momento tutto sembra a posto, ma dobbiamo iniziare ad analizzare i dettagli”.

Parlando riguardo la questione tecnica, si dovranno valutare sia la moto che Valentino Rossi avrà per le mani, sia lo staff che vorrà portarsi dietro dal team ufficiale. “Per fare un esempio – prosegue Razali –  posso dire di aver dato a Fabio Quartararo la libertà di portare con sé i tecnici che ritiene indispensabili, come il suo ingegnere di pista, Diego Gubellini. Questo significa che Rossi può ancora circondarsi di alcuni dei suoi tecnici abituali. Normalmente, quando un pilota arriva in un team ufficiale porta con sé le parti della squadra con cui si trova più a suo agio. Siamo favorevoli a questo, perché non vogliamo negare al suo capo meccanico e ai tecnici la possibilità di firmare con un team ufficiale, e di essere in grado di lottare per il titolo. Abbiamo chiarito alla Yamaha che abbiamo il nostro team tecnico in Petronas e che preferiamo non smantellare la struttura. Sicuramente solo due o tre dei tecnici di Rossi si uniranno a lui, ma dobbiamo ancora parlargli”.

In poche parole sembra ormai palese che da ogni parte si guardi questo possibile accordo, tutti i diretti interessati stiano provando a tessere la trama nella stessa direzione. L’eventuale approdo di Valentino Rossi al team Yamaha Petronas nel Mondiale MotoGP 2021 sembra diventare sempre meno “eventuale” e, piuttosto, una realtà concreta. Una carriera leggendaria si prolungherà, quantomeno, di un altro anno. Il Motomondiale, ed i tifosi di tutto il mondo, ringraziano.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Hazrin CRIC / Shutterstock.com

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