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Nuoto, Benedetta Pilato: un anno in più per costruire un 100 rana di livello olimpico

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Benedetta Pilato e il sogno olimpico? Sì, perché no, ma sempre all’insegna del divertimento. La giovane pugliese, come tutti, è alle prese con la quarantena. La pandemia globale ha scompaginato i piani della collettività e per questo la classe 2005 ha dovuto abbandonare per il momento l’elemento che ama maggiormente, l’acqua, per dedicarsi allo studio, gettando le basi su un futuro che non sia solo la piscina.

L’agire dei medici e degli operatori sanitari ha colpito l’attenzione di Benedetta e chissà, tentare gli studi in ambito medico potrebbe essere la prossima tappa. Si va però forse un po’ troppo in là, visto che di acqua sotto i ponti ancora ne deve passare. L’azzurrina non vede l’ora di tornare ad allenarsi anche se su quel che sarà nell’immediato non mancano i punti interrogativi. L’unico obiettivo chiaro sono le Olimpiadi a Tokyo, rinviate nel 2021, ma poi? Un calendario tutto da reimpostare e suscettibile a cambiamenti.

Il posticipo può essere un’occasione per Benedetta? Indubbiamente. Lei, diventata la più giovane italiana di sempre a conquistare una medaglia in un Mondiale di nuoto (14 anni e 6 mesi), è salita agli onori della cronaca nei 50 rana. Il nuovo limite portato a 29″98, prima italiana ad abbattere il muro dei 30″, e quell’argento iridato hanno rappresentato qualcosa di incredibile per chi interpreta allenamenti e gare come fossero un “gioco”.

Il problema per la giovanissima pugliese è che la sua specialità preferita non è olimpica e per essere a Tokyo dovrà allungare di una vasca e quindi tentare la carta dei 100 rana. Un obiettivo complicato per due motivi:

  1. le avversarie in Italia
  2. il crono richiesto

Come mai era accaduto nella storia, i 100 rana donne brillano in termini di qualità nel Bel Paese e il bronzo mondiale di Martina Carraro sta lì a dimostrarlo. Lei, come anche Arianna Castiglioni, hanno portato i limiti cronometrici sul passo dell’1’06” e questo rappresenta un ostacolo non di poco conto per Pilato. Benny, con il suo 1’08″21 (record italiano categoria “Ragazzi”), è ancora lontana da certi standard e togliere 2″ al proprio personale in un anno è difficile, senza considerare anche le complicanze dettate dal contesto che si sta vivendo.

Pilato, però, ci proverà e lavorerà supportata dal suo tecnico Vito D’Onghia per tentare il colpaccio, poi se non sarà Tokyo ci si proverà per Parigi, dove di tempo ne avrà ancora di più per costruire un 100 degno di questo nome.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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