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Nuoto, Benedetta Pilato: “Un vantaggio il rinvio delle Olimpiadi di Tokyo, voglio continuare a divertirmi”

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2005, album “Buon sangue” e singolo “Mi fido di te. Jovanotti con quel pezzo sfiorò il cuore di tutti, raccontando come imparare ad agire e ad andare avanti nonostante tutto. Un invito a vivere, fidandosi degli altri. Una filosofia quantomai attuale, visti questi giorni da pandemia globale, in cui il contributo di tutti è stato ed è fondamentale per uscire da un momento così complicato.

I legami sono molteplici e la passione per il cantautore italiano e l’anno di uscita dell’album menzionato portano a qualcuno che ha iniziato a fare delle cose tanto belle e non vuole fermarsi qui. Il pensiero porta a Benedetta Pilato, estimatrice dell’artista del Bel Paese, capace di trasformare la sua nuotata nell’acqua ne “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang“. 15 anni, un argento iridato nei 50 rana a Gwangju (Corea del Sud), più giovane italiana di sempre a conquistare un podio in una rassegna mondiale. Basterebbe questo per montarsi la testa, ma Benedetta è persona ben più matura della sua età perché sa che per arrivare lontano l’umiltà non deve mancare: “Non mi sono mai montata la testa, non è nel mio stile“, le parole fiere a OA Sport di chi sa di avere ancora tanto da dimostrare, senza però esserne spaventata.

Ispira fiducia l’azzurrina, legata a doppio filo al pezzo di Jovanotti, perchè dalle sue parole c’è quel connubio tra ambizione e divertimento: “Sono cresciuta con questo spirito e continuerò a farlo. Di ciò devo ringraziare il mio allenatore (Vito D’Onghia ndr.) perché entrambi siamo cresciuti sulla base dell’esperienza maturata“. E allora l’obiettivo? “Non ne ho uno in particolare. Lavorare con dedizione, divertendosi a nuotare serenamente“.

Un percorso coinciso con due medaglie (oro e argento agli Europei in vasca corta a Glasgow) e con il secondo posto citato ai Mondiali: “In quei giorni di gara a Gwangju, fino alle semifinali, ero molto tranquilla perché non avevo nulla da perdere e quindi il mio unico pensiero era quello di dare tutto. Il giorno della finale ho, invece, sentito la pressione quasi da star male, ma alla fine ho trovato le energie per mettere in acqua ciò che avevo e al termine mi sono lasciata andare alle emozioni“.

50 rana naturali nello stile di nuotata di Benny, di pure ritmo, mentre per nei 100 (distanza olimpica) ci sarà da fare. Verrebbe quasi voglia di fare una petizione per l’introduzione della distanza a Parigi 2024, visto che la ragazzina pugliese di anni ne avrà solo 19: “Sono ancora molto giovane e la strada da percorrere è quella giusta. Non temo i 100 metri, so solo che devo lavorarci perché devo cambiare un po’ la mia nuotata per trovare una buona velocità anche nella vasca di ritorno. Non è come una somma algebrica e ottenere un tempo di 29″ nei 50 metri non significa fare altrettanto nella seconda parte“.

Per questo Pilato vivrà l’anno del rinvio dei Giochi Olimpici di Tokyo nel 2021 come un’opportunità, ma non come un’ossessione: “Il posticipo è un vantaggio perché avrò un anno in più, ma ho delle rivali forti in casa (Martina Carraro e Arianna Castiglioni ndr), capaci di grandi riscontri. Io comunque non cambio il mio approccio perché il nuoto per me è sempre un divertimento“.

LA VIDEO-INTERVISTA A BENEDETTA PILATO

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse 

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