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Nuoto
Nuoto, Christian Minotti: “Firmerei per due argenti a Tokyo per Simona Quadarella. Lavoriamo però per fare il massimo”
Ci sono matrimoni che finiscono e altri che continuano in ambito sportivo. Il riferimento è a quanto accaduto nelle ultime ore: il termine del sodalizio dopo 9 anni tra Stefano Morini e Gregorio Paltrinieri non ha lasciato indifferenti. Un connubio vincente, che ha permesso al nuotatore carpigiano di conquistare tutto sui 1500 stile libero, togliendosi anche non poche soddisfazioni negli 800 sl. La decisione, dunque, di Greg è stata quella di lasciare il ‘Moro’ e di abbracciare un progetto dove le acque libere sono altrettanto importanti.
Si parlava di matrimoni, ebbene l’unione sportiva procede invece tra Christian Minotti e Simona Quadarella. Dopo qualche piccolo problema relativo al post lockdown in Italia, l’azzurra ha ripreso ad allenarsi e Christian, intervistato da OA Sport, qualche piccolo segreto lo ha rivelato: “Non è semplice trovare le motivazioni in questa fase, dove si fa fatica a intravedere quale sarà la prossima gara. La vera crescita di Simona passa dal fatto di volersi migliorare continuamente, sotto il profilo tecnico e mentale. Particolari come la virata e la nuotata sono sempre parte del nostro programma e nello stesso tempo lei deve essere in grado di disputare gare di alto livello anche entro i nostri confini, pur non avendo al momento delle atlete che sono competitive come lei. Questo può aiutarla a gestire un determinato standard e quindi a progredire con costanza, come già comunque ha fatto e sta facendo“, ci ha raccontato Minotti.
Bastone e carota non sono mancati in questa gestione, visto che la giovane romana è tanto determinata in vasca, quanto testarda fuori, ma poi alla fine si è trovato sempre il modo per venire incontro alle esigenze reciproche. Le avversarie non mancano sulla strada di Simona e non è solo la fuoriclasse statunitense Katie Ledecky a essere quella da considerare. Il parterre potrebbe arricchirsi visto il postico di 12 mesi, ma l’approccio è sempre quello di guardare in casa propria: “Serve a poco pensare a chi ci possa essere perché lo scopo principale è quello di continuare l’ascesa, lavorando con dedizione, poi alle Olimpiadi si fanno i conti“. Si è cercato, allora, di forzare un po’ la mano al tecnico e la domanda è stata: si firmerebbe per due argenti a Cinque Cerchi? “Ora come ora sì, ma noi continuiamo con il nostro percorso pensando sempre di fare il meglio possibile. Le medaglie saranno una logica conseguenza“, le parole del tecnico.
E così per l’atleta capace di vincere tre ori continentali a Glasgow nel 2018 (400, 800 e 1500 stile libero) e in grado di imporsi a livello mondiale nei 1500 sl, venendo battuta di poco da Ledecky negli 800 sl iridati, la sfida è lanciata, sperando di poter assaporare al più presto quella ‘normalità’ di cui tutti, in un modo o nell’altro, sentiamo il bisogno.
INTERVISTA A CHRISTIAN MINOTTI
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse
OLIMPIONICO
12 Maggio 2020 at 20:33
IO dico 1 ORO ed 1 ARGENTO. Speriamo che possa eclissare la NON-divina pellegrini.