Nuoto
Nuoto, Federica Pellegrini ambasciatrice dello sport: sì alla ripresa di tutte le specialità, non solo del calcio
Federica Pellegrini si allena, Federica Pellegrini vuol tornare a competere. La Fase 2 dell’emergenza sanitaria ha preso il via in Italia già dal 4 maggio e da ieri le sfide per tanti sono quelli di trovare una ‘normalità’ in un contesto di convivenza con il virus. Una situazione difficile nella quale il partito dei ‘paurosi’ e degli ‘incoscienti’, definiti così tra tantissime virgolette, sostengono la loro causa a cadenza regolare.
Pellegrini, da questo punto di vista, vuol mediare, dando risalto alla posizione sportiva nella sua completezza. Si è detto e si è scritto tanto sulle problematiche del calcio e sugli interessi che esso ha nel nostro Paese. Federica, a più riprese, non ha negato mai questo. Nello stesso tempo, però, il discorso non può ridursi esclusivamente alla pratica del ‘Pallone’ e se c’è un’esigenza di ripresa questo riguarda tutto il panorama dello sport italiano.
“Penso che per i tifosi sia fondamentale che il calcio riprenda, esattamente come per i tifosi della pallavolo è fondamentale che il campionato riparta, anche noi non possiamo aspettare un anno e mezzo…Giorni fa non volevo provocare il calcio. Ma vorrei che tutti gli altri sport non venissero dimenticati. Abbiamo vinto la battaglia per tornare ad allenarci, perché rimanere senz’acqua sarebbe stato ancora più traumatico. Adesso sono gli sport di squadra in un momento difficile“, le parole dell’azzurra, intervistata da La Gazzetta dello Sport.
Nel nuoto, ad esempio, le uniche certezze riguardano le Olimpiadi rinviate nel 2021 e una possibilità che si disputino i Mondiali in vasca corta a dicembre c’è. Tuttavia è davvero poco per chi deve preparare un evento a Cinque Cerchi e l’idea di gareggiare potrebbe esserci (una sorta di Trofeo Sette Colli ad agosto?). Lo spera Pellegrini, che ha scelto di continuare nonostante l’anagrafe non le sia favorevole, e lo sperano anche i rappresentanti di tutti quegli sport che per l’appunto hanno un obiettivo da centrare. Resta da capire, a questo punto, come il Governo si vorrà muovere perché tra allenarsi e competere c’è una sostanziale differenza. La risposta, molto probabilmente, la darà l’andamento futuro della curva dei contagi.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse