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Pallamano, Anika Niederwieser: “La Champions un’emozione unica. In Germania sto bene, un onore giocare per la Nazionale”

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Anika Niederwieser è la stella indiscussa della pallamano italiana femminile, essendo diventata la prima azzurra a vincere un campionato all’estero e in un Paese (la Germania) ricco di trazione e talento. In questo periodo di stop forzato a causa dell’emergenza sanitaria, l’altoatesina ci ha dunque concesso un’intervista, parlando della stagione interrotta, ma anche degli impegni futuri, dalle emozioni di giocare in Champions League fino alla maglia azzurra.

I giorni che stiamo vivendo sono molto particolari, come li stai affrontando dal punto di visto sportivo ed emozionale?

“È veramente una situazione particolare: è strano come una cosa del genere, come questo virus possa cambiarci la vita in così poco tempo. A mio parere dovremo abituarci nei prossimi anni a fare dei sacrifici ed a convivere con questo virus. Dal punto sportivo è veramente un peccato non poter praticare il nostro sport per come lo conosciamo”.

Dove stai trascorrendo la quarantena? Hai la possibilità di allenarti?

“Io sono rimasta in Germania durante questo periodo. Qui abbiamo soltanto la possibilità di correre all’aperto o di fare degli esercizi a casa. Per il momento niente di più”.

Ripercorrendo la tua carriera non si può non notare un trascorso nel progetto federale ‘Futura’. Cosa ti porti con te di quella esperienza?

“Il progetto Futura mi ha dato tantissimo, sono cresciuta molto dal punto di visto sportivo e mentale. Avevamo la possibilità di allenarci con ritmi professionistici e ad un’alta qualità. Credo, in generale, che l’opportunità di allenarsi ad alta intensità e di affrontare avversarie di livello in modo continuativo sia estremamente positivo per delle giovani atlete”.

Anche in Germania la stagione è sospesa: come stava andando il campionato?

“Sì, esatto. Da noi hanno chiuso il campionato e noi col Metzingen abbiamo chiuso al terzo posto. È un peccato, perché soprattutto in questa fase finale stavamo giocando sempre meglio di partita in partita e in casa era diventato davvero difficile vincere contro di noi”. 

Ti abbiamo visto più volte in Champions League, cosa inusuale per una giocatrice italiana, che emozioni hai provato nel confronto con le migliori atlete d’Europa?

“Per me è stata un’emozione indescrivibile giocare in Champions League. Quando senti quell’inno e sai che ti puoi confrontare con giocatrici che gli anni prima hai visto in televisione, è davvero qualcosa di incredibile”.

Hai la possibilità di svolgere la pallamano come lavoro, pensi sia questo il motivo dei gap tra l’Italia e le potenze europee?

“È indubbio che in questo momento in molti Paesi europei, come la Germania, la pallamano ha un alto livello tecnico, ma anche in termini di percezione e di visibilità. In Italia purtroppo credo che in generale ci sia un gap molto ampio tra il calcio e gli altri sport. Non è facile perché crescere passa per un lavoro lungo, ma spero che ci sia la possibilità di migliorare attraverso i risultati delle nostre Nazionali senior e ancora di più giovanili”.

Negli ultimi anni sei stata vittima, purtroppo, di molteplici infortuni. Come stai ora?

“Ora sto bene. Purtroppo fa parte del nostro sport. Devo ammettere che da un punto di vista mentale non è per niente facile doverti rialzare sempre e partire da zero. Però finché c’è voglia di dare tutto sul campo, credo che ne valga la pena”. 

Chiudiamo guardando al futuro. Ti rivediamo in campo con la Nazionale? E pensi un giorno di poter tornare a giocare in Italia?

“Spero di sì. Sinceramente devo sentire anche quello che dice il mio corpo, ma se sono nelle condizioni migliori, è sempre un onore per me dare il mio contributo alla Nazionale. Tornare in Italia? Ne dubito per il momento. Devo dire che mi trovo molto bene in Germania. È un campionato di alto livello e anche l’ambiente e in generale la quotidianità mi fanno stare molto bene. Per il momento qui sto benissimo”.

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gianni.lombardi@oasport.it

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Foto: FIGH

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