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Pallamano, Ardian Iballi: “Un’emozione affrontare il mio Paese d’origine. In Nazionale stanno arrivando giovani interessanti”

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La stagione della pallamano italiana è ormai giunta al termine, con l’impossibilità di svolgere le Final Four Scudetto, a causa dell’emergenza sanitaria che ha interrotto anzitempo il campionato e costretto a casa i migliori giocatori del Bel Paese. Tra questi anche Ardian Iballi, centrale della Nazionale e del Conversano, che ci ha concesso una chiacchierata in questo periodo di distanza dai palazzetti.

Ardian, quelli che stiamo vivendo sono giorni difficili per tutti, come li stai vivendo? Hai la possibilità di allenarti?
“Sicuramente non è una situazione facile. Non abbiamo avuto modo di fare molto in questi mesi di lockdown e ho cercato di attrezzarmi il più possibile per cercare di mantenere una forma fisica ottima, soprattutto grazie all’aiuto del preparatore atletico Patrizio Pacifico”.
La stagione era iniziata in maniera più che positiva con il tuo Conversano, ottenendo vittorie di prestigio e la testa della classifica. Purtroppo però non avrete la possibilità di competere per lo Scudetto.
“La stagione ormai passata è andata meglio di qualsiasi previsione. È stato un campionato difficile ed equilibrato, ma siamo riusciti a trovare una buona intesa di gioco che ci ha permesso di ottenere vittorie anche con squadre più attrezzate. Siamo riusciti a fare bene soprattutto in casa non concedendo neanche un punto agli avversari. L’unico rammarico rimane la Coppa Italia, ma in generale penso che abbiamo fatto una buona stagione, peccato per questo blocco causato da forze superiori”.
Passando alla Nazionale, sei stato impegnato nelle gare di qualificazione ai Mondiali 2021, affrontando tra le altre il Kosovo, tuo paese d’origine. Raccontaci quella partita dal punto di vista emotivo e sportivo.

“Quella contro il Kosovo è stata sicuramente una delle partite che ricorderò di più per il livello emotivo.  Ho aspetto con ansia quella partita che per me significava molto, si sono sintonizzati alla partita tutti i familiari amici che ho sia in Italia che in Kosovo per questo evento. Mi è dispiaciuto molto com’è andata finire e di non aver potuto dare quello che sicuramente avrei potuto”.

Dopo quel pareggio sono arrivati due ko contro Romania e Georgia, cosa è andato storto?
“Avevamo molta fiducia per queste partite. Sicuramente il pareggio è stato inaspettato e ha anche destabilizzato la squadra nonostante avevamo ancora molta fiducia. La partita con la Georgia sicuramente ha fatto molto male perché non siamo riusciti ad esprimerci al meglio non giocando una bella pallamano, complice forse anche la pressione di giocare in casa. Dopo questa sconfitta i giochi erano fatti e si è giocato contro la Romania per l’onore della maglia azzurra”.
Nel tuo ruolo (centrale) sembra esserci molta concorrenza in Nazionale, da Dean Turkovic ai giovani Giacomo Savini e Marco Mengon. Pensi che i più giovani possano presto ritagliarsi un ruolo importante nelle gerarchie?  

“Sì, stanno arrivando molti giocatori bravi e questo aumenta una sana competizione e ognuno di noi si deve far trovare pronto in qualsiasi momento. Il ruolo di centrale non è assolutamente facile ed essere in tanti in quella posizione consente all’allenatore di scegliere giocatori con diverse caratteristiche in base alla parte o all’idea di gioco”.

Chiudiamo con uno sguardo al futuro. Nella prossima stagione resterai a Conversano o c’è altro in ballo?

“La prossima stagione, a causa di questa situazione, sarà certamente difficile da programmare. Molte società risentiranno inevitabilmente di questa crisi. Per quanto riguarda il mio futuro… top secret!”. 

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gianni.lombardi@oasport.it

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Foto: FIGH – Isabella Gandolfi

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