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Pattinaggio artistico: caso Trusova, parla Plushenko: “Spero di poter realizzare il suo sogno”

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A distanza di tre giorni non si placa il dibattito nell’infuocato mondo del pattinaggio artistico, ancora scosso dal clamoroso divorzio tra Alexandra Trusova ed Eteri Tutberidze e del conseguente approdo della stella russa alla corte di Evgenii Plushenko. Una notizia che, come ampiamente prevedibile, ha diviso in due l’opinione pubblica, provocando una spaccatura tra chi difende l’operato dell’allenatrice e chi, al contrario, l’accusa di non tenere in considerazione alcuni aspetti cruciali per la vita di un’atleta. Tra questi ultimi figura proprio Plushenko che, pochi mesi fa, aveva criticato fortemente la collega additandola di non aver saputo gestire un talento cristallino come quello della Campionessa Olimpica in carica Alina Zagitova, reduce da una stagione sottotono.

Inutile nascondersi. Il cardine della vicenda non è tanto nella volontà di una giovane pattinatrice di lasciare un Team per passare a un altro, circostanza che capita spesso nella carriera di qualsiasi atleta. Ciò che ha fatto scalpore è stata proprio la scelta da parte di Trusova di optare proprio per lo Zar come nuovo allenatore, principale antagonista mediatico di Tutberidze e, soprattutto, figura che da un punto di vista meramente professionale non ha ancora prodotto dei risultati concreti.

Secondo Plushenko, intervistato dalla testata giornalistica russa Sport24, la decisione del trasferimento è stata “puramente della pattinatrice” che “dopo aver vinto titoli importanti ha tutto il diritto di prendere una decisione se si sente a disagio nell’allenarsi con un gruppo o con un allenatore. La medaglia d’oro a Torino 2006 ha inoltre parlato del trasferimento nel suo club di Sergei Rozanov, uno degli allenatori chiave della Sambo 70: “Siamo ambiziosi. Nella mia accademia sarà un coach a tutti gli effetti, condurrà il gruppo con me“.

Il neo allenatore non ha inoltre nascosto gli obiettivi da raggiungere con Trusova: “Siamo giovani e audaci, abbiamo il compito di diventare i primi in Europa, nel Mondo e di vincere le Olimpiadi. Spero di potere realizzare il suo sogno. Sarò costretto a cancellare i miei show e i miei tour, lavorerò con lei ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette“.

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Foto: Valerio Origo

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