Pattinaggio Artistico
Pattinaggio artistico, Daniel Grassl sulle nuove norme regolamentari: “Contento per l’introduzione della chiamata sul quarto”
Continua il dibattito all’interno del mondo del pattinaggio artistico sulle nuove norme regolamentari relative al valore e alla valutazione degli elementi di salto. Nello specifico Daniel Grassl, stella della Nazionale azzurra, ha espresso la sua opinione in merito nel corso di un’intervista rilasciata al portale russo Gazeta.Ru.
L’appena diciottenne altoatesino ha confidato al microfono di Elivirra Ondar che, la scelta di equiparare il valore di base a 11.00 nel caso dei quadrupli rittberger, lutz e flip, non influenzerà particolarmente le sue performance: “Inserisco sempre il lutz e il rittberger nei programmi, così come il flip, poiché sono i quadrupli che mi riescono meglio. Inoltre, le nuove regole possono essere utili per me in una certa misura, perché ora il rittberger, che faccio abbastanza stabilmente, costa quanto un lutz più rischioso. E ora sto pensando di inserire più spesso un quadruplo rittberger nello short. Prima ho sempre cercato di fare lutz lì perché valeva un punto in più“.
Un feeling speciale quello tra il pattinatore della Young Goose Academy e il rittberger, come già sottolineato dal suo allenatore Lorenzo Magri qualche giorno fa alla nostra testata. Ma tra lutz e rittberger qual è il salto più complesso da atterrare? “Il rittberger è un salto davvero difficile” – ha precisato Grassl – “So che per molti pattinatori non è un salto facile e poche persone lo fanno. A volte è stato mostrato durante le competizioni da Shoma Uno, Nathan Chen, più spesso da Yuzuru Hanyu. Ma quasi tutti nel mondo hanno già iniziato a presentare il quadruplo lutz .Quindi penso che il quadruplo rittberger sia il salto più difficile in questo momento. Per eseguirlo bisogna avere un’eccellente concentrazione, pensare a molte cose contemporaneamente, come accelerare, a che punto piegarsi con il ginocchio, richiede molto lavoro mentale. Inoltre, nel caso del loop, il pattinatore deve avere un corpo molto forte, poiché il decollo dal ghiaccio avviene con entrambe le gambe, ed è importante darti una grande potenza per andare in rotazione”.
Grassl ha infine espresso soddisfazione sulla nuova introduzione della chiamata sul quarto, in cui il technical specialist andrà a redarguire tutte le rotazioni mancanti di un quarto di giro, penalità che non subirà una riduzione nel base value ma esclusivamente una valutazione negativa nel grado di esecuzione: “Sono molto contento sia stata presa questa decisione. La scorsa stagione molti dei miei salti hanno suscitato dubbi tra i giudici e sono stati sottoposti a una revisione approfondita al rallentatore, spesso perdendo molti punti perché venivano sempre trovate delle sottorotazioni“.
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Foto:Valerio Origo