Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico, la NextGen femminile: Kamila Valieva punta a Pechino 2022, Veronika Zhilina destinata a scrivere la storia

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La specialità individuale femminile della disciplina del pattinaggio artistico parla, e probabilmente parlerà per tanto tempo, russo. Dalla discussa ma meritata medaglia d’oro di Adelina Sotnikova a Sochi 2014 le ragazze russe hanno infatti letteralmente monopolizzato tutte le classifiche nelle competizioni più prestigiose, Olimpiadi comprese: si è iniziato con Elizabeta Tuktamysheva nel 2015, poi con l’egemonia di Evgenia Medvedeva spodestata da Alina Zagitova, a sua volta travolta dall’onda delle talentuosissime Alena Kostornaia, Anna Shcherbakova e Alexandra Trusova. Un vivaio inarrestabile, fondato su una cultura dello sport totalmente diversa rispetto a quella degli altri paesi, quindi per questo motivo davvero difficile da giudicare. Chi saranno le stelle del futuro? E chi, dagli altri paesi, può provare a schierare avversarie competitive per contrastare la leadership? Abbiamo selezionato cinque pattinatrici che, se tutto andrà per il verso giusto, si daranno battaglia negli anni a venire rappresentando al meglio la prossima generazione.

KAMILA VALIEVA (RUSSIA)

É lei l’asso nella manica di Eteri Tutberdize in vista delle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022. La giovanissima atleta di Kazan sarà infatti eleggibile, sul rotto della cuffia come Alina Zagitova nel quadriennio precedente, per la rassegna a cinque cerchi. E come Alina Zagitova seminerà il panico facendo tremare le più esperte Anna Shcherbakova, Alexandra Trusova e Alena Kostornaia. Valieva è infatti una pattinatrice di notevole spessore, capace già di atterrare un quadruplo toeloop di struggente bellezza, anche combinato con il doppio toeloop. Nel floridissimo panorama russo l’allieva della Sambo70 rappresenta il futuro immediato, complice anche un’ottima qualità sulle componenti del programma e una capacità interpretativa, ancora da affinare, ma con un grande potenziale.

KSENIIA SINITSYNA (RUSSIA)

Meravigliosa pattinatrice arrivata però a un bivio cruciale della sua carriera. L’atleta originaria di Tver è forse tra le più interessanti sotto il profilo delle abilità di pattinata e difficoltà nei passaggi di transizione, e i suoi due programmi di pregevole costruzione ne sono testimonianza. Malgrado una stagione contrassegnata da alcuni passaggi a vuoto nei momenti più importanti, Kseniia Sintsyna appare una delle poche personalità a poter contrastare la meritata leadership del Team Tutberidze. Tra le sue esecuzioni migliori recenti impossibile non citare la combinazione triplo lutz/triplo toeloop atterrata nella tappa Junior di Grand Prix di Chelyabinsk (Russia) e triplo lutz/euler/triplo salchow ruotata a Egna (Italia), in occasione dell’ultimo appuntamento della serie. Il suo destino sarà esclusivamente nelle sue mani nelle prossima stagione: servirà per lei infatti l’annata sportiva perfetta. Altrimenti il suo posto sarà definitivamente preso da validissime colleghe come Daria Usacheva o Maya Khormykh. E sarebbe un peccato.

VERONIKA ZHILINA (RUSSIA)

Il futuro prossimo del pattinaggio russo passa dalle gambe di una giovanissima atleta chiamata Veronika Zhilina. L’atleta allenata da Eteri Tutberdize, appena undici anni, ha trionfato nel Campionato Nazionale Novice (senza troppi giri di parole la gara più difficile tra tutte, Campionati Mondiali compresi) snocciolando elementi di qualità estrema tra cui spiccano delle trottole semplicemente eccezionali e un doppio axel, una combinazione triplo lutz/triplo toeloop e un triplo flip da antologia, niente di sbalorditivo se consideriamo che nel suo arsenale sono già presenti due quadrupli, un toeloop e un salchow, e il triplo axel. Con tutti gli scongiuri del caso, Veronika sarà una delle atlete più influenti della next generation.

YOUNG YOU (COREA DEL SUD)

La nuova stella del pattinaggio coreano si chiama Young You. Reduce da una stagione positiva consolidata dalla vittoria alle Olimpiadi Invernali Giovanili di Losanna (Svizzera) e dal secondo posto dei Four Continents l’asiatica, atterrando un più che positivo triplo axel,  ha tutte le carte in regola per quanto meno cercare di avvicinare le fino a questo momento imprendibili avversarie russe. La giovane età e la tecnica importante potrebbero portarla prossimamente a ruotare un salto quadruplo, elemento che cambierebbe in modo inequivocabile il suo cammino in chiave futura.

ALYSA LIU (STATI UNITI)

Pattinatrice che va inserita per completezza. Alysa Liu ha scritto pagine di storie importanti non solo per il pattinaggio americano, ma anche nella scena internazionale vincendo ad appena tredici anni i Campionati Nazionali Statunitensi e atterrando per la prima volta un triplo axel e un quadruplo, nello specifico il lutz, nello stesso programma in occasione della tappa Junior Grand Prix di casa, a Lake Placid. Nonostante un bagaglio tecnico estremo l’allieva di Laura Lipetsky per dire la sua alle Olimpiadi di Pechino dovrà però assolutamente cercare di migliorare i gesti e la qualità dei suoi salti, oggi francamente non all’altezza delle sue dirette avversarie.

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Foto: International Skating Union (Figure Skating, Free editorial use)

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