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Protocollo sanitario Serie A: tamponi, test sierologici, quarantena. La guida completa

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La Serie A 2020 ripartirà nel weekend del 20-21 giugno, a distanza di oltre tre mesi dall’ultimo incontro disputato (8 marzo) prima della lunga sosta dovuta alla pandemia. Il campionato riprenderà la sua corsa, al termine del torneo mancano 12 giornate e quattro recuperi: la Juventus è la grande favorita per lo scudetto ma ha un solo punto di vantaggio sulla Lazio e anche l’Inter, attardata di nove lunghezze dai bianconeri ma con un incontro da recuperare, è ancora in lizza per il tricolore. Si ritornerà in campo rigorosamente a porte chiuse e bisognerà rispettare un rigido protocollo di sicurezza per evitare nuovi contagi.

Il Comitato Tecnico Scientifico del Governo ha dato l’ok al protocollo per la disputa delle partite ma restano i 14 giorni di quarantena in caso di uno o più contagi all’interno della squadra: gli esperti non faranno deroghe sulla norma che impone “la quarantena con sorveglianza attiva” per i contatti stretti, anche i calciatori dovranno seguire la norma che vale per tutti i cittadini fino a quando non cambierà per tutti gli italiani. I gruppi squadra (calciatori, tecnici, medici, fisioterapisti e via dicendo) verranno sottoposti a tamponi ogni 4 giorni e a test sierologici ogni 15.

In caso di positività il singolo soggetto viene isolato per 14 giorni, il gruppo squadra viene messo in isolamento fiduciario per 14 giorni (potrà allenarsi) e verranno effettuati tamponi ogni 48 ore. In sostanza al primo positivo rischia di saltare tutto: una formazione potrà continuare ad allenarsi ma non potrà giocare le partite. La curva epidemica è però in calo in tutto il Paese e potrebbero dunque esserci novità in merito, magari anche prima del 20 giugno. Di seguito la guida completa sul protocollo sanitario in Serie A.

 

PROTOCOLLO SANITARIO SERIE A: TUTTE LE REGOLE DA RISPETTARE

TAMPONI E TEST SIEROLOGICI – Tamponi ogni 4 giorni a tutto il gruppo squadra, test sierologici ogni 15 giorni a tutto il gruppo squadra.

QUARANTENA – Se uno o più soggetti del gruppo squadra risultano positivi allora verranno messi in quarantena per 14 giorni, stesso discorso vale per la squadra di appartenenza: ci si potrà continuare ad allenare ma non si potranno avere contatti con l’esterno, dunque nessuna partita.

LO STADIO – Diviso in tre zone. La Zona 1 sarà l’area tecnica (terreno di gioco, spogliatoi, recinto, tunnel) a cui potranno accedere massimo 106 persone. La Zona 2 è quella degli spalti (tribune, aree media, sale di controllo) con massimo 118 addetti; la Zona 3 riguarda le aree esterne del’impianto e prevede un massimo di 109 presenze. Totale: massimo 333 persone a parita, tutte saranno controllate e dovranno disporre di autocertificazione. Per ogni squadra 60 persone +10 fotografi, i raccattapalle dovranno essere maggiorenni.

ARRIVO ALLO STADIO – Le due squadre dovranno arrivare attraverso percorsi separati. Tutte le persone dovranno indossare le maschreine e giungere in orari diversi: arbitri 105 minuti prima del fischio d’inizio, squadra ospite 100 minuti prima, padroni di casa 90 minuti prima. Pullman e spogliatoi verranno sanificati prima e dopo, non saranno consentite le riprese televisive negli spogliatoi.

REQUISITI IGIENICO-SANITARI – Ci saranno dei dispenser di gel igienizzante in ogni parte dello stadio, tutte le stanze verranno arieggiate più volte al giorno. Gli alimenti dovranno essere confezionati dallo chef di squadra e si eviteranno catering esterni. Ovviamente serviranno sale antidoping separate.

ALTRI DIVIETI – Non ci saranno le mascotte, assenti i bambini in campo, addio alle foto di squadra e agli assembramenti dei fotografi. Nessuna stretta di mano o cerimoniale di alcun genere.

QUESTIONARIO – Ci sarà un questionario composto da otto domande riguardanti i sintomi. Tutte le persone presenti all’incontro dovranno completarlo.

RISCALDAMENTO – Le squadre entreranno sul terreno di gioco 50 minuti prima dell’inizio della partita.

PROTESTE – Bisognerà restare a 1,5 metri dal direttore di gara per tutta la partita, le proteste sono vietate.

Non ci sarà la mix zone, conferenza stampa e domande su Skype o con domande via Whatsapp.

– Accesso dedicato e percorsi esclusivi in hotel.

– Le camere saranno singole e l’accesso sarà vietato agli estranei.

– Distribuzione individuale del cibo in hotel senza avere contatti col personale.

– Per i viaggi: nel caso di utilizzo dell’aereo ci sarà un imbarco sottobordo direttamente dal pullman; nel caso di treno allora intera carrozza ad uso esclusivo senza contatti con altri passeggeri; utilizzo di doppio pullman per le squadre in trasferta, andranno evitate le soste e ci saranno test sui conducenti. L’utilizzo di auto private è consigliato per chi gioca in casa.

– Prima dell’arrivo del gruppo squadra ci sarà un controllo delle condizioni igieniche.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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