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Quando riparte la Serie A di calcio? Domani si decide! Tra protocollo, il piano B dei play-off e il modello tedesco da seguire

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“Se riparte l’Italia riparte anche il calcio”, firmato Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport. Dopo settimane di dubbi, polemiche e dichiarazioni contrastanti, il giorno cruciale per la ripresa della Serie A sarà domani, giovedì 28 maggio, quando il governo si confronterà con tutte le componenti calcistiche italiane e dovrà valutare se dare l’ok definitivo alla ripartenza. A quel punto, venerdì il Consiglio di Lega fisserà le scadenze. Al momento le due date che stanno circolando con maggiore insistenza sono 13 e 20 giugno.

Il protocollo studiato da Figc e Lega di A introduce un criterio di flessibilità in merito a uno dei temi maggiormente dibattuti, ossia le misure da adottare nel caso in cui un giocatore o un membro dello staff venga riscontrato positivo al Covid-19. L’idea è quella che a risultare decisiva sia l’evoluzione del contagio nel Paese: se al momento della “nuova positività” il quadro sanitario italiano sarà preoccupante si interverrà in modo drastico (presumibilmente con la quarantena per tutta la squadra), mentre se la situazione generale sarà sotto controllo verrà applicato il “modello tedesco” con l’isolamento per la sola persona contagiata e tamponi più frequenti per il resto del gruppo.

Per quanto riguarda, invece, la gestione degli impianti e delle trasferte, il documento indica in 300 il numero massimo di persone che potranno accedere allo stadio nel giorno della partita. Tutti saranno sottoposti a rilievo della temperatura e dovranno firmare un’autocertificazione in cui dichiarano di non avere avuto di recente i sintomi del Coronavirus. Ogni squadra arriverà allo stadio divisa in due pullman, in modo tale da garantire il distanziamento. Inoltre, le interviste post-gara potranno svolgersi soltanto attraverso tramite auricolari monouso, ci sarà il divieto di strette di mano e di foto di squadra e non saranno presenti in campo i bambini come mascotte. Gli arbitri dovranno recarsi allo stadio con mezzi propri e gli operatori in sala Var saranno solamente due.

La Lega spingerà per avere il via libera già per sabato 13 giugno, data in cui potrebbero essere collocate le quattro partite del venticinquesimo turno da recuperare (Atalanta-Sassuolo, Roma-Cagliari, Inter-Sampdoria e Torino-Parma), così da allineare la situazione in classifica, partire il weekend successivo con la ventisettesima giornata e giocare senza sosta fino alla deadline del 2 agosto. Rimane ancora viva la possibilità di accorciare l’iter attraverso la disputa di play-off (per scudetto e coppe europee) e play-out (per le retrocessioni): la soluzione non è però gradita alla maggioranza dei club, che non vedrebbero di buon occhio la modifica del format a campionato in corso.

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antonio.lucia@oasport.it

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Foto: LaPresse

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