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Ristoranti riaprono il 18 maggio, come si potrá mangiare? Quando usare la mascherina, distanze e regole da rispettare

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Bar e ristoranti potrebbero riaprire lunedì 18 maggio! Il Governo ha infatti autorizzato le singole Regioni a prendere delle decisioni in totale autonomia riguardo alla riapertura delle singole attività, dunque tra una settimana potrebbero davvero rialzarsi le saracinesche di queste imprese anche se non è detto che sarà così su tutto il territorio nazionale.

Ne sapremo di più nelle prossime ore quando arriveranno tutte le ufficialità del caso da parte del Governo centrale e delle singole Regioni. Ovviamente sarà tutto molto diverso rispetto a quello che ricordavamo prima della pandemia. Diamo uno sguardo a quali potrebbero essere le norme di sicurezza da rispettare secondo quanto riporta il Corriere della Sera (le norme ufficiali arriveranno entro venerdì).

QUANDO RIAPRONO BAR E RISTORANTI? POSSIBILE IL 18 MAGGIO:

Decideranno le singole Regioni, sarà possibile una riapertura a partire da lunedì 18 maggio ma dipenderà da zona a zona in Italia.

RIAPERTURA RISTORANTI: QUALE DISTANZA TRA I TAVOLI E TRA LE PERSONE? CERTIFICAZIONE PER PARENTI?

La bozza del protocollo di sicurezza sembra essere molto chiara: quattro metri quadrati per ogni cliente e due metri tra un tavolo e l’altro. I ristoratori sono contrari perché con queste norme c’è il rischio di perdere almeno il 60% dei coperti, stanno cercando di convincere il Governo ad adottare un regolamento meno stringente.

Come riporta il Corriere della Sera, per capire quante persone alla volta potranno entrare in un locale bisognerà dividere la superficie coperta per i quattro metri quadrati destinati a ciascun cliente. Il Comitato Tecnico Scientifico privilegia l’utilizzo di spazi all’aperto. Al momento lo spazio di sicurezza tra un cliente e l’altro non è stato fissato ma si parla di una “distanza in grado di evitare la trasmissione di droplets“. Possibile l’utilizzo di barriere in plexiglass per separare i vari tavoli.

Le sedie “dovranno essere disposte in maniera da garantire un distanziamento adeguato”. I gestori non possono controllare se i clienti sono parenti o conviventi. Si fa largo l’ipotesi di un’autocertificazione con cui i gruppi familiari potranno dimostrare di essere parenti. In questo modo i gestori verrebberro sollevati da ogni responsabilità e potrebbero restringere la distanza tra i tavoli, guadagnando qualche coperto.

BISOGNA USARE LA MASCHERINA AL RISTORANTE?

I cuochi, il personale in cucina, i camerieri dovranno indossare la mascherina chirurgica e i guanti per tutto il turno di lavoro.

Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste le consuete misure di igienizzazione rispetto alle superficici, evitando utensili e contenitori riutilizzabili a meno che non siano igienizzati (pensiamo a saliere, oliere, acetiere, brocche, etc.).

I clienti seduti al tavolo non saranno obbligati a indossare la mascherina, stando almeno alle prime indiscrezioni. Sicuramente ci sarà l’obbligo di mascherina quando si farà alla fila all’ingresso, quando si andrà alla cassa o in bagno.

SANIFICAZIONE E IGIENIZZAZIONE DEL RISTORANTE: COME FARE? QUALI SARANNO LE REGOLE?

Verrà raccomandato “il ricambio di aria naturale e la ventilazione dei locali, anche in relazione ai servizi igienici“. I dispenser col gel disinfettante dovranno essere disponibili in più punti e i bagni saranno “igienizzati frequentemente”. I tavoli andranno igienizzati al termine di ogni pasto. Raccomandata una frequente igiene delle mani per tutto il personale.

SI POTRÀ ANCORA MANGIARE AL BUFFET?

La risposta è no, il servizio a buffet non sarà più possibile perché è una situazione promiscua e molto a rischio. Bisognerà aspettare molto tempo per poterli rivedere in tutto il loro splendore.

CI SARANNO ANCORA I MENU?

Attenzione a una grande sorpresa. Secondo le indiscrezioni, i menu cartacei spariranno e i “piatti del giorno” dovranno essere scritti soltanto su lavagne o su fogli monouso.

COME COMPORTARSI ALLA CASSA?

Bisognerà privilegiare i pagamenti elettronici con contactless: era una richiesta già prima della pandemia (per altri motivi oltre a quello igienico), ora lo sarà ancora di più. Ove possibile le casse saranno protette da barriere in plexiglass.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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