Rugby
Rugby, Campionato francese cancellato. La situazione degli altri principali campionati esteri e le Coppe europee
Si arrende lo sport francese al Coronavirus e si arrende anche il rugby. Pochi giorni fa la LNR, la lega professionistica di rugby transalpina, ha annunciato che la stagione 2019/2020 del Top 14 è stata cancellata. Con essa anche il Pro D2, la seconda competizione nazionale. Una scelta dettata dalle decisioni del primo ministro Edouard Philippe che aveva dichiarato che i campionati professionistici sportivi francesi non sarebbero ripartiti.
Al momento, però, la situazione non è ancora definita. La LNR, che ha annunciato lo stop ma non ha ancora diramato alcun comunicato ufficiale, non ha chiarito se verrà o meno assegnato lo scudetto (il Bordeaux guidava la classifica al momento dello stop), né cosa succederà con le retrocessioni (Agen e Stade Français sono agli ultimi due posti) o con le promozioni (il Colomiers di Edoardo Gori è primo in Pro D2, seguito da Perpignan). Su questi punti andrà fatta chiarezza, anche se in molti ipotizzano un allargamento per la prossima stagione del massimo campionato a 16 squadre.
E il resto d’Europa? In Italia, come sappiamo, i campionati di rugby sono stati ufficialmente archiviati e anche il Top 12, cioè il massimo campionato nazionale, non riprenderà. Titolo non assegnato, retrocessioni e promozioni bloccate. Diversa, invece, la situazione del Pro 14, il torneo che vede in campo Benetton Treviso e Zebre Parma. Al momento il campionato è fermo, ma il Board del Pro 14 continua a sperare di riuscire a far ripartire tutto, magari in forma ridotta. L’ipotesi più accreditata è quella di disputare due o tre turni di regular season a luglio e, poi, concludere il campionato tra fine luglio e agosto con i play-off.
Situazione analoga in Inghilterra. Qui sono stati cancellati tutti i campionati delle serie minori, a partire dalla Championship (la Serie B inglese), mentre è ancora in stand by la Premiership. Al momento le uniche certezze sono la promozione nel massimo campionato di Newcastle per l’anno prossimo e la conseguente retrocessione dei Saracens (che erano stati penalizzati di oltre 100 punti per aver infranto le regole sul tetto salariale). La volontà, come per il Pro 14, è di riprendere a giocare, forse già a giugno, ma ovviamente tutto dipende dall’evolversi della situazione d’emergenza. Rispetto al torneo celtico la Premiership avrebbe più facilità a riprendere visto che non si devono prospettare trasferte oltre confine e, dunque, non ci sono problemi di logistica rispetto a possibili blocchi alle frontiere imposti dai singoli governi.
Infine, le coppe europee. Champions Cup e Challenge Cup sono state sospese proprio quando dovevano iniziare i quarti di finale. La finalissima di Marsiglia è stata annullata, ma il torneo non è stato cancellato. Difficilmente, però, si potrà giocare in estate e, dunque, l’Epcr sta già lavorando all’ipotesi di concludere le coppe continentali a partire almeno da settembre.
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duccio.fumero@oasport.it
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Foto: LaPresse