Rugby
Rugby, le nuove regole per tornare a giocare. Il concetto di rugby potrebbe cambiare
Cambiare il rugby per tornare in campo in sicurezza. Questa la volontà di World Rugby che ha annunciato dieci nuove regole temporanee che le varie federazioni potranno introdurre per tornare a giocare. Regole in prova, ufficialmente motivate dall’emergenza sanitaria ma che potrebbero anche diventare definitive se dovessero convincere. Cambiando molto il concetto stesso di rugby. Per quel che riguarda le regole in campo, come annunciato, ecco che verranno introdotte le seguenti modifiche:
Rimuovere il reset della mischia quando non si verifica nessuna infrazione (es. crollo);
I tallonatori devono usare un piede come ‘freno’ per agevolare la stabilità della mischia;
No all’opzione della mischia per un calcio di punizione o calcio libero;
Calcio di rinvio sulla linea di meta quando un attaccante è tenuto sollevato in area di meta o fa un in-avanti in area di meta;
Rafforzare lo schema delle sanzioni per placcaggi alti;
Rimuovere il placcaggio “a soffocare” (choke tackle) e ricompensa per la squadra in difesa;
Tempo di durata della chiamata ‘use it’ nella ruck da 5 a 3 secondi;
Nessuna mischia per mancato rispetto del comando ‘Use it’ in una mischia, ruck maul;
Nessuno può aggiungersi a una maul, se non è nella maul all’inizio;
Solo un movimento in avanti nella maul.
A ciò si aggiungono, come detto, le regole igieniche. Si va dall’igienizzazione di mani e viso sia nel pre che nel post partita, igienizzazione dell’ovale prima e dopo il match e, dove fosse possibile, anche durante la gara, utilizzo di bottiglie d’acqua monouso riservate singolarmente ai giocatori, sostituzione integrale della divisa di gara fra primo e secondo tempo, limitazione delle esultanze dopo una meta evitando abbracci e infine l’impossibilità di evacuare dal naso o sputare all’interno dell’ambiente di gioco.
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Foto: Luigi Mariani – LPS