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Sci alpino, Jansrud scettico sul rinvio dei Mondiali di Cortina al 2022: “Non ha senso”

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La notizia della richiesta dell’Italia di rinviare al marzo 2022 i Mondiali di sci alpino di Cortina d’Ampezzo, programmati dall’8 al 21 febbraio 2021, ha ovviamente generato reazioni anche in ambito internazionale. Kjetil Jansrud si è espresso molto criticamente in merito all’idea di posticipare di un anno la manifestazione.

“Penso che non succederà. Forse sarò categorico, ma non vedo come sia possibile disputare i Mondiali subito dopo le Olimpiadi. Non ha senso, ha detto l’ormai trentacinquenne norvegese alla televisione Nrk, aggiungendo che a suo modo di vedere “la richiesta è solo un modo di fare pressione sulla Fis. Posso anche capirlo, sono necessarie molte risorse per pianificare e preparare tutto ciò che serve a svolgere un Mondiale. La Fis è piena di soldi, se dovesse rendersi conto della situazione, potrebbe anche contribuire in qualche modo”.

Insomma, il campione mondiale in carica della discesa libera non le manda a dire e parla fuori dai denti. Secondo lo scandinavo quello che sta andando in scena è un braccio di ferro politico. Cortina d’Ampezzo sarebbe disponibile a organizzare i Mondiali come previsto, nel febbraio 2021, ma vuole garanzie di carattere economico dalla Fis. Per questa ragione viene agitato lo spauracchio del rinvio, che oltre a mettere la manifestazione all’ombra dei Giochi olimpici, sicuramente non farebbe piacere né agli sponsor, né alle televisioni, che si vedrebbero privati di un grande evento nell’inverno venturo. Inoltre l’ipotesi non sarebbe certo gradita dagli atleti, costretti ad affrontare una nuova stagione “buca” e soprattutto un 2021-22 “mickey mouse”, per dirla all’inglese, con due grandi eventi uno dopo l’altro.

Scopriremo nelle prossime settimane se Jansrud ci ha visto lungo. La Fis deciderà in merito alla richiesta dell’Italia giovedì 1° luglio. Dunque, c’è ancora un mese per “trattare” e scongiurare l’ipotesi del rinvio dei Mondiali al 2022, eventualità che, oltre a svilire la manifestazione iridata, genererebbe un terremoto organizzativo, poiché sarebbe necessario ristrutturare completamente sia il calendario della stagione 2020-21 che quello dell’annata 2021-22.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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