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Si potrà andare in vacanza in estate e dove? Estero quasi precluso, ipotesi turismo solo all’interno della regione di residenza

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Secondo quanto riportato da La Stampa, nella Fase 2, scattata oggi, lunedì 4 maggio, con l’avvicinarsi dell’estate, si inizia a porre il problema delle vacanze: in Italia difficilmente sarà consentito già in estate lo spostamento tra Regioni diverse per turismo, mentre all’estero sarà altrettanto difficile che i Paesi aprano a turisti provenienti dall’Italia, uno degli Stati maggiormente colpiti dalla pandemia.

SPOSTAMENTI TRA REGIONI DIVERSE IN ITALIA E VERSO L’ESTERO

Secondo il Corriere della Sera, infatti, la possibilità di concedere la possibilità di spostarsi da una Regione all’altra sarà valutata soltanto quando l’indice di contagio sarà pari a 0,2: si tratta del famoso R0, ovvero il numero di persone che un infettato sarebbe in grado di contagiare.

Al momento l’indice in Italia è di 0,7 e dunque c’è ancora un po’ di strada da fare per arrivare all’obiettivo. Proprio per questo motivo c’è il rischio che i trasferimenti in piena estate vengano compromessi, rendendo complicate le vacanze al di fuori dei confini regionali. Dunque in Regioni dove non c’è il mare, come Lombardia o Valle d’Aosta, ci sarà l’unica opportunità di scegliere tra montagna e laghi, ammesso che riaprano gli alberghi.

All’estero invece si prova a ripartire sin da dubito: in Spagna da oggi hanno riaperto bar all’aperto ed hotel, oltre all’isola di Formentera, mentre Svezia, Islanda e Liechtenstein non hanno neppure chiuso le frontiere. In Austria il turismo riparte il 29 maggio, mentre in Svizzera le frontiere verranno riaperte lunedì prossimo. Cipro e Grecia dovrebbero accogliere soltanto turisti provenienti dai Paesi che hanno registrato pochi contagi.

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VACANZE AL MARE IN ITALIA

Pare certa la distanza tra ombrelloni ovviamente, ma si parla anche di spostamenti limitati per chi ha più di 70 anni e per i giovani, con limite di gruppi di tre persone. Dunque appare complicato pensare a vacanze di gruppo. Per gli spostamenti lunghi potrebbe essere necessario presentare l’autocertificazione in cui si indica la destinazione.

Sul possibile utilizzo delle mascherine in spiaggia ha parlato l’infettivologo del Policlinico Gemelli di Roma, Roberto Cauda: “Credo proprio di no. Un conto è se stai in un luogo chiuso. Ma all’aperto, in una situazione come quella della spiaggia, la possibilità teorica che il virus possa rimanere nell’ambiente è molto più ridotta. Certo, dovremo mantenere le distanze“.

Invece per quanto concerne la possibilità di fare il bagno, è intervenuta Patrizia Bagnarelli, virologa dell’ospedale Torrette di Ancona: “Sarà consentito, in quanto il virus non sopravvive in acqua“. Va sottolineato però che il bagno può farlo già adesso chi abita nei pressi del mare. In parole povere la stagione balneare potrebbe essere salvata almeno in parte, attrezzando le spiagge secondo le misure che saranno decise dal Governo.

In attesa, e questa sarà lunga, del vaccino per contrastare la pandemia, si inizierà a tornare piano piano alla vita che conoscevamo. Così il Sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri: “Dobbiamo dare agli italiani maggiore libertà di movimento, tenendo conto del senso di responsabilità delle persone“.

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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