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Tennis, Campionati italiani 2020: un’occasione di rinascita, ma serve anche l’aiuto dei giocatori
Il ritorno dei Campionati italiani a Todi, nel prossimo giugno, è strettamente legato alla ricomparsa anche del tennis nel nostro Paese dopo la lunga pausa forzata a causa della pandemia che, peraltro, seguita a bloccare il circuito professionistico. ATP, WTA e ITF sono infatti attualmente ferme fino alla fine di luglio e non è escluso che lo stop si possa protrarre ulteriormente.
In teoria, dovrebbero andarci tutti i giocatori italiani di più alta fascia. Dalla teoria alla pratica, però, ancora ce ne passa, perché non è sicura la presenza di tutti, per ragioni diverse. Matteo Berrettini, per esempio, è in una situazione piuttosto critica, dal momento che si trova negli Stati Uniti ed è tutta da verificare l’eventualità per la quale si possa muovere verso l’Italia. Per Fabio Fognini, invece, il discorso è un po’ diverso: il taggiasco, attualmente nella sua città, ha fatto sapere tramite il proprio account Instagram di non poter confermare allo stato attuale la sua presenza in quel di Todi.
L’assenza di Berrettini e Fognini peserebbe, anche nell’ottica di dare di nuovo al tennis un certo traino non solo dal puro punto di vista agonistico, ma anche dal lato del seguito. Rimane vero che, però, anche tolti loro due ci sarebbero tanti altri giocatori del novero di coloro i quali si trovano attualmente nei primi cento, in una quantità che mai l’Italia aveva sperimentato con tanta continuità. In breve, avremmo dei Campionati italiani che, rispetto a quelli che si giocavano negli ultimi anni prima dell’abolizione, avrebbero un valore agonistico decisamente maggiore (in questo senso basta anche vedere com’è cambiato nel tempo l’albo d’oro).
Da questo discorso non va escluso, naturalmente, il settore femminile, che pure, per tante ragioni, potrebbe avere meno problemi del maschile in termini di possibilità di avere giocatrici tra le migliori del nostro Paese. La MEF, che già molte volte ha organizzato eventi legati alla Coppa Davis o alla Fed Cup, ha quasi sempre dimostrato di saper mettere in piedi delle manifestazioni di ottimo livello, con un ritorno di pubblico notevole. In questo caso il pubblico non potrà esserci, e a fare la loro parte dovranno essere per forza di cose i giocatori.
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: LaPresse