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Tennis, Fabio Fognini: “Il tennis è difficile perché è un lavoro, il calcio è il mio sport preferito”
Fabio Fognini sta passando questo periodo di emergenza a casa insieme con la moglie Flavia Pennetta e i due figli. Il 32enne di Arma di Taggia ha raccontato del suo rapporto con il tennis, dei suoi affetti e delle sue passioni. In un lungo messaggio a Behind the Racquet ha rivelato: “Il periodo peggiore dell’anno per me è tra dicembre e gennaio quando sono davvero vicino a volare di nuovo. Ho una lunga pre-stagione, vedo amici, alcune buone cene, e poi torno sulla strada. Mi ammalo sempre giorni prima di partire – scrive Fognini – A volte una febbre o una tosse, e mi dico solo che andrà bene. è stato così per circa 10 anni. Succede perché dopo aver avuto la possibilità di essere a casa, vicino alla famiglia e agli amici, è quasi come se fossi parte di un’altra vita. Mi sto ancora esercitando, ma avere la possibilità di mettersi al passo con tutti non accade durante la stagione. Ricordo che il mio primo figlio aveva otto mesi e Flavia e io eravamo di nuovo a Miami per la pre-stagione. Quella volta è stata unica. Stavo per volare in Australia e ho iniziato a piangere come un bambino. Non riuscivo proprio a immaginare di lasciarli“.
Il numero 2 del tennis italiano ha parlato di quanto sia difficile rimanere lontano dalla propria famiglia e girare il mondo: “Sono passati due anni e ho iniziato la stagione davvero male. Ho iniziato la stagione dell’argilla con un paio di perdite al primo turno e senza fiducia. Nei tre mesi precedenti continuavo a ripetermi che avevo bisogno di tempo libero per riposare. Che dovrei esercitarmi e prepararmi per Monte Carlo. Ero solo durante lo swing sudamericano e anche a Miami – sottolinea Fognini – Mi sentivo solo e il poco tempo che ho avuto per vedere la mia famiglia in mezzo non era abbastanza. Continuavo a chiedermi cosa avrei dovuto fare. Ho trovato un po ‘di motivazione e mi sono detto che avrei dovuto rimanere e combattere. Ero giù per 6-4, 4-1, punto di rottura durante il primo round di Monte Carlo. Non solo sono riuscito a tornare in quella partita, ma ho vinto il torneo. Ho spinto più forte di prima per superare la prima partita e sono finito con il miglior risultato della mia vita“.
Infine Fabio Fognini scrive delle sue grandi passioni:”La mia prima passione era il calcio. A volte preferisco giocare a calcio piuttosto che a tennis, ma è difficile dirlo quando il tennis mi ha dato questa vita. È difficile perché il tennis è un lavoro adesso, non uno sport. Il calcio è il mio sport preferito e guardo il più possibile. Fu quando ero più giovane quando decisi che il tennis era per me. Il calcio è stato fantastico ma il tennis mi ha dato la responsabilità che desideravo – conclude Fognini – Se perdo è per me, proprio come lo è se vinco“.
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salvatore.serio@oasport.it
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Foto: Alfredo Falcone – LaPresse