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Tennis, Matteo Berrettini: “Impossibile giocare con i guanti. In Florida sono riuscito ad allenarmi”
Matteo Berrettini è ancora in attesa di riprendere l’attività agonistica. Il tennista romano è stato intervistato questa mattina da Radio 1 Rai ed ha parlato proprio delle difficoltà che potranno esserci nell’organizzazione dei tornei: “Le indicazioni sanitarie dovranno darle gli esperti. Credo sia molto difficile permettere ad una nazione di ospitare un evento con 400- 500 atleti che arrivano da 80 paesi diversi, ma spero tanto di sbagliarmi e spero che in un futuro prossimo si possa giocare e si possano riprendere le attività perché il mondo ne ha bisogno”.
Prosegue il numero 8 del mondo: “Le uniche condizioni che vedo possibili, sono giocare a porte chiuse, evitare tutti i contatti non necessari a partire dalla stretta di mano fra gli atleti e con l’arbitro e gli asciugamani che non devono essere toccati dai raccattapalle”.
Il semifinalista degli ultimi US Open fa capire che i tennisti sono comunque pronti a vivere un tennis diverso, ma senza troppi stravolgimenti: “Giocare con un guanto di lattice, ad esempio, non può essere la stessa cosa perché si perde completamente la sensibilità sulla racchetta e credo non si possa fare”.
Berrettini è attualmente in Florida insieme alla fidanzata Ajla Tomljanović e avrebbe dovuto partecipare anche ad un torneo ad esibizione, dal quale si è cancellato per un problema alla caviglia: “Anche qui la situazione è un pochino migliore. Non c’è stato un lockdown così restrittivo come in Italia, ma abbiamo comunque seguito delle regole abbastanza ferree. Siamo riusciti ad allenarci perché abbiamo una casa che ci consente di fare esercizio fisico e abbiamo avuto la possibilità di andare a giocare a tennis in una casa privata. Pochi giorni fa ho preso una storta alla caviglia, ma è una cosa leggera . E quindi sto continuando a lavorare senza giocare per recuperare da questo leggero infortunio”.
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Foto: LaPresse