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Tennis, Paolo Bertolucci: “Jannik Sinner talento raro, ma calma! ATP e WTA potrebbero riprendere nel 2021”

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L’Iperuranio, o mondo delle idee, è un concetto proprio di Platone espresso nel Fedro. Fatte le debite proporzioni, si è costretti un po’ a filosofeggiare in questo periodo: la pandemia globale si è presa la scena e lo sport sta cercando di rimettere insieme i pezzi del puzzle per trovarci un senso.

Nel tennis la situazione è un po’ questa: circuiti ATP e WTA sospesi, tornei cancellati in numero crescente, al pari dei punti interrogativi. Si gioca o non si gioca? Bella domanda. La curva dei contagi in alcuni Paesi è in discesa e in altri in ascesa. Che fare? In Italia si è rispolverata l’idea degli Assoluti, qualcosa che non si vedeva da qualche tempo, per la necessità di rimettere in moto la macchina e consentire ai tennisti di riassaporare qualcosa di agonistico.

Se si guarda agli Slam, la cancellazione di Wimbledon è stata un colpo al cuore, mentre a Parigi qualcuno ancora ci spera, nonostante il periodo che va dal 27 settembre all’11 ottobre non sia così favorevole. Vero è che i lavori di ammodernamento (nuovo tetto rimovibile sul Centrale e i 12 campi illuminati) sono stati completati e sul “red carpet” transalpino la speranza è di vedere le star. Un momento di pausa che poi può avere diverse conseguenze per il tennis italiano. Un 2019 folgorante per il settore maschile: 8 giocatori nella top-100, 2 nella top-15 e un giovane rampante come Jannik Sinner di cui tanti e forse troppi parlano. Carne al fuoco, quindi, c’è ed è stato Paolo Bertolucci, ex grande giocatore e attuale commentatore tecnico di Sky Sport a offrire degli spunti interessanti.

Sul tema “ripresa sì o no”, il parere di Bertolucci è molto chiaro: “Non è in discussione la sicurezza del tennis, tenuto conto del distanziamento dei giocatori, ma gli spostamenti. Come si possono gestire così tanti giocatori che dovranno andare in giro per il mondo con le quarantene e le criticità legate ai contagi? Spero di sbagliarmi e di rivedere lo sport che amo, ma non mi stupirei se tutto riprendesse a livello internazionale nel 2021“, le parole di Paolo ad OA Sport. E quindi niente Coppa Davis?Credo che chiamarla così sia fare un torto a quella che era prima. Un torneo a squadre così strutturato non può essere di certo paragonato a quello che era precedentemente. A maggior ragione ritengo complicatissimo organizzarlo“.

Sul tema Italia, il parere è incisivo come un dritto di Roger Federer: “In Italia si fa un gran parlare e si passa dal paradiso all’inferno nel giro di pochissimo prima di altre realtà. E’ bene che i giocatori viaggino per leggere poco quanto si scrive, anche se con internet le cose le vieni a sapere. Jannik Sinner è un talento raro e mi sorprende per come gioca alla sua età, ma deve essere lasciato un po’ in pace e non è possibile che se perda delle partite venga subito affossato. Matteo Berrettini ha tantissimi margini di miglioramento, soprattutto in risposta al servizio, e questo fa ben sperare, mentre su Fabio Fognini sappiamo già: braccio straordinario, ma poca continuità“. E sulla diatriba social sul GOAT tra Federer, Nadal e Djokovic? “Godiamoceli tutti e tre finché durano, poi i tifosi sceglieranno sulla base delle loro preferenze“.

VIDEO-INTERVISTA A PAOLO BERTOLUCCI

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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