Precisione
Tiro a segno, Marco De Nicolo: “Prepararsi alle Olimpiadi senza fare gare? Una nuova sfida”
E’ stato il primo italiano della squadra di tiro a segno a conquistare un pass olimpico per il contingente azzurro, nella tappa della Coppa del Mondo di Nuova Dehli del 2019, ha disputato già cinque edizioni dei Giochi e con il pensiero è pronto a prendersi la sesta partecipazione a Cinque Cerchi. E’ un Marco De Nicolo come di consueto molto saggio, quello che espone i suoi pensieri sul futuro della disciplina al sito federale dell’Unione Italiana Tiro a Segno.
Sul rinvio delle Olimpiadi – “Ho vissuto il rinvio delle Olimpiadi come un atto dovuto e doveroso vista la situazione, forse, a livello d’immagine, anche troppo tardivo” – ha spiegato. “Personalmente una dilazione di un anno dell’evento, praticamente più di un anno di fermo dalle gare internazionali, non so cosa possa comportare a livello delle mie prestazioni, lo scoprirò solo alla ripresa. Cerco di sfruttare al meglio il “nuovo” tempo a disposizione per migliorare laddove avevo delle lacune e attendo con curiosità di ripartire, in sicurezza ovviamente, per scoprire se questa pausa forzata mi regalerà l’ennesima rinascita sportiva”.
“Bisognerà essere flessibili e adattarsi al meglio alle nuove dinamiche che si verranno a creare. La cosa più difficile è prepararsi senza gare intermedie che testano i progressi e la bontà degli allenamenti, sinceramente però mi affascina, è una situazione nuova che non avevo mai affrontato prima e quindi la vivo come una nuova opportunità di crescita e migliorare, una nuova sfida”.
Come vede la celebrazione dei Giochi – “Spero possa essere simile alle altre – fa sapere – all’insegna dell’unione tra popoli e portatrice di messaggi di unità e fratellanza. Mi auguro vivamente che non vada in scena in forma ridotta causa protrarsi della situazione sanitaria e che sia una festa di tutti e un ritorno allo sport sotto forma di aggregazione sociale”
La preparazione – “La Federazione ci mette a disposizione ottimi professionisti sia dal punto psicologico che fisico che possiamo sfruttare per pianificare e sfruttare al meglio questo periodo. Oramai non si tratta più di gestire una pausa all’interno della stagione 2020 ma impostare al meglio le basi per la stagione 2021, passando quindi da un lavoro di mantenimento a uno più di “fondo” per vedere i benefici più in là”.
Scaramanzie, aspettative, equilibrio: tre ingredienti da utilizzare nel giusto modo – “Non sono mai stato scaramantico, porta sfortuna esserlo. Gesti ricorrenti si, solo volti però a stabilire quell’iter di comportamenti che aiutano l’atleta a ricreare lo stato migliore per immergersi nella competizione. Credo che per ogni sfida la parola chiave sia “equilibrio”. Indipendentemente da ciò che ci circonda il focus deve rimanere sempre su noi stessi per offrire il meglio e la miglior prestazione possibile, accettando poi con serenità l’esito del campo”.
“Quando si centra un grande traguardo c’è sempre un mix di fattori: impegno, strategia, coraggio nelle scelte ma anche buona sorte e circostanze favorevoli. Credo di poter dire che anche questa volta ci sia stato un po’ di tutto questo”.
“i giovani di oggi possono avvalersi di una struttura di prim’ordine che offre loro molto, dovranno essere bravi a sfruttare queste opportunità per crescere e migliorare se stessi ancor prima di voler tagliare traguardi prestigiosi. Il mio consiglio è quello di seguire sempre la passione che li ha avvicinati al tiro e portati fino a qui e non barattarla mai con l’ossessione di voler raggiungere a tutti i costi un traguardo anche se prestigioso. Essere determinati va bene ma non perdete mai l’equilibrio di voi stessi; lo sport offre molto di più, le vittorie e le sconfitte vanno e vengono, la passione per ciò che facciamo resta e nessuno ce la potrà mai togliere”.
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michele.cassano@oasport.it
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Foto: UITS