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Tour de France 2020: Chris Froome sogna il pokerissimo. Il rinvio lo favorisce, ma la coabitazione con Bernal resta un’incognita

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Come detto dallo stesso Chris Froome e da Alberto Contador, lo slittamento di due mesi del Tour de France, a causa dell’emergenza sanitaria, può rivelarsi favorevole al corridore britannico. Il vincitore di quattro Grande Boucle, infatti, quando ha gareggiato prima dello stop totale delle manifestazioni, è sembrato ancora molto indietro di condizione e ha dato l’idea di essere decisamente lontano dallo ristabilirsi del tutto dal brutto infortunio patito l’anno scorso durante il Giro del Delfinato.

Sessanta giorni in più per preparsi all’appuntamento transalpino, dunque, potrebbero permettergli di presentarsi al via del Tour de France con la gamba giusta per puntare al quinto successo. Tuttavia, oltre alla condizione fisica c’è un altro scoglio che al momento sembra difficilmente superabile per Froome: il compagno Egan Bernal. Il colombiano l’anno scorso ha conquistato la Grande Boucle e, ora, chiede giustamente i gradi di capitano. Ha dodici anni in meno rispetto al kenyano bianco e non sarebbe sorprendente vederlo andare ancora più forte nel 2020 rispetto al 2019.

La convivenza tra i due, inoltre, nel caso iniziassero a esserci dei dissapori, potrebbe favorire una concorrenza che appare decisamente superiore rispetto a quella affrontata da Froome nei Tour de France da lui vinti, in particolar modo negli ultimi due. Atleti del calibro di Primoz Roglic e Tadej Pogacar, infatti, sono pronti ad approfittare di qualsiasi apertura il Team Ineos conceda loro.

Non solo il Tour de France nel programma di Chris Froome, però. Il britannico ha fatto sapere che probabilmente prenderà parte anche al Giro d’Italia o alla Vuelta. Molto dipenderà da come uscirà dalla Grande Boucle. Un Froome che conclude in crescendo la gara a tappe francese potrebbe seriamente pensare di presentarsi al via della Corsa Rosa, la quale propone un percorso, salvo stravolgimenti, che strizza indubbiamente l’occhio al vincitore dell’edizione 2018 della manifestazione nostrana di tre settimane. Al contrario, se Froome chiuderà il Tour con cattive sensazioni, allora probabilmente punterà alla Vuelta o si fermerà per preparare il 2021.

luca.saugo@oasport.it

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Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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