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Uso mascherina è obbligatorio? Tanta confusione in Italia: facciamo chiarezza. Quando si deve usare e chi ne è esonerato

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Uno dei temi di questa emergenza sanitaria in Italia riguarda senza dubbio l’uso delle mascherine. Per mesi, oggetto del desiderio, non è ancora chiaro che cosa farne e se il loro utilizzo sia obbligatorio. Bastano per proteggerci? Quali sono le differenze tra le varie tipologie? Ci sono soggetti esonerati? Le domande sono diverse e, sulla base delle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, si cerca di fornire delle informazioni a riguardo, stando alle novità introdotte dal Dpcm del 26 aprile.

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LE MASCHERINE SONO OBBLIGATORIE?

Secondo quanto riportato all’articolo 3 del Dpcm, “Ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19, è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza”. Quindi c’è l’obbligo in tutti i luoghi chiusi e nelle situazioni in cui non è possibile mantenere la giusta distanza.

MASCHERINE PER I BAMBINI?

Per quanto riguarda i bambini, nella Fase 2 la mascherina è obbligatoria solo per i maggiori di 6 anni, anche se quelle per i più piccoli sembrano essere più difficili da trovare in farmacia. Le mascherine pediatriche per essere sicure devono aderire bene al naso e alla bocca del bambino. Hanno dimensioni più piccole rispetto a quelle degli adulti e delle proprietà specifiche indispensabili.

CI SONO PERSONE ESONERATE?

La risposta è affermativa. Il decreto ha stabilito alcune eccezioni: oltre a quella descritta per i bambini al di sotto dei sei anni, sono esclusi dall’obbligo anche “I soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti”.

CI SONO REGIONI IN CUI CI SONO REGOLE DIVERSE?

Anche in questo la risposta è “Sì”. Alcune Regioni (come ad esempio Toscana, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Calabria e la Provincia autonoma di Bolzano) hanno disposto mediante specifiche Ordinanze regionali l’obbligo di coprire naso e bocca ogni volta che ci si reca fuori dalla propria abitazione.

QUALI SONO LE TIPOLOGIE DI MASCHERINE DA USARE?

Leggendo le indicazioni fornite, questo è quanto previsto: “Possono essere utilizzate mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso”.

IL COMPORTAMENTO DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI

Gli esercizi commerciali, in quanto luoghi chiusi, dovranno garantire il rispetto della misura di protezione per tutti i clienti: “Utilizzo di mascherine nei luoghi o ambienti chiusi e comunque in tutte le possibili fasi lavorative laddove non sia possibile garantire il distanziamento interpersonale”.

I PUNTI D’ACQUISTO DELLE MASCHERINE

Le mascherine saranno acquistabili in farmacie, parafarmacie, ma anche supermercati, tabaccai, ferramenta e grandi catene di distribuzione. Si parte con 50.000 punti vendita, ma dalla metà del mese di maggio i punti vendita diventeranno 100.000, uno ogni 600 abitanti. A partire da ieri è stato fissato un prezzo di vendita a 50 centesimi più Iva per ogni mascherina, in modo che anche una famiglia con figli abbia la possibilità di acquistare mascherine per tutti. Sono stati sottoscritti accordi con le farmacie, le parafarmacie, ma anche i supermercati, i tabaccai e le grandi catene di distribuzione per incrementare i punti vendita in cui saranno disponibili le mascherine al prezzo fissato.

IL PARERE DELL’OMS SULLE MASCHERINE

L’Organizzazione Mondiale della Sanità suggerisce in ogni caso di indossare una mascherina quando c’è anche solo il sospetto di aver contratto il nuovo coronavirus o siano presenti sintomi quali tosse o starnuti. Medesimo discorso per chi si sta prendendo cura di una persona con sospetta infezione da nuovo coronavirus. L’Oms specifica anche che l’uso del dispositivo aiuta a limitare la diffusione del virus, ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene, dai gel ai guanti.

LA GUIDA PER USARE LA MASCHERINA

Opportuno seguire le indicazioni previste dal ministero della Salute: prima di indossarla, lavarsi le mani con acqua e sapone o con una soluzione alcolica; coprirsi bocca e naso con la mascherina assicurandosi che aderisca bene al volto; evitare di toccare la mascherina mentre la si indossa e, se la si tocca, lavarsi le mani; quando diventa umida va sostituita con una nuova; togliere la mascherina prendendola dall’elastico e non toccare la parte anteriore della mascherina; gettarla subito in un sacchetto chiuso e lavarsi le mani.

QUALI SONO LE MASCHERINE CON PIU’ QUALITA’

Oltre a quelle chirurgiche, le mascherine in commercio vengono classificate in tre diversi livelli di protezione: FFP1, FFP2, FFP3. Le FFP1 garantiscono una protezione dall’esterno verso l’interno e viceversa del 72%. Per le FFP2 la capacità filtrante in entrambe le direzioni è del 92%. Le FFP3 infine hanno una capacità di filtraggio verso l’interno e verso l’esterno pari al 98%. In tal senso non sono previsti obblighi, ma le mascherine FFP2 servono per evitare il passaggio del virus in entrata e sono necessarie per il personale medico e per chiunque avesse a che fare con malati. In tutti gli altri casi sono sufficienti le semplici mascherine chirurgiche, che evitano il contagio in uscita. Il Ministero della Salute e l’Oms specificano inoltre che “Non è utile indossare più mascherine sovrapposte”.

LE MASCHERINE OBBLIGATORIE PER CORRERE

Per chi si dedicherà alla corsa, non è obbligatorio indossare la mascherina. Alcune regioni, come la Lombardia o il Veneto, specificano però che va indossata prima e dopo l’attività motoria o sportiva. In ogni caso, durante l’attività fisica, ha spiegato il Governo, è obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri, se si tratta di attività sportiva, e di un metro, se si tratta di semplice attività motoria.

COME EVITARE L’APPANNAMENTO DEGLI OCCHIALI CON LA MASCHERINA

La prima cosa fare è pulire gli occhiali con acqua e sapone prima di indossare la mascherina, per poi far asciugare le lenti all’aria o tamponandole con un panno, in modo da creare una sorta di “strato protettivo” in grado di evitare l’appannamento per un tempo stimabile attorno alle due ore. In alternativa ci sono degli appositi spray anti-appannamento che permettono di arrivare allo stesso risultato. In alternativa, si può piegare il lembo superiore del dispositivo verso l’interno, impedendo così all’aria di salire verso gli occhi oppure applicando una striscia di tessuto o un fazzoletto di carta appena sotto agli occhi.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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