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Atletica
Atletica, i record del mondo: Elena Isinbayeva, la farfalla russa che volò a 5,06 nel salto con l’asta
Uno dei Templi dell’atletica mondiale, il Letzigrund di Zurigo, ancora nella sua versione antica, con le barriere in lamiera in curva da sbattere con le mani per dare il ritmo ai mezzofondisti fece da magnifico teatro al record del mondo di Elena Isinbayeva, la saltatrice con l’asta che ha dominato la specialità per un buon decennio e che, da 11 anni, detiene un primato mondiale straordinario come il 5.06 scavalcato il 28 giugno 2009.
In carriera la saltatrice russa ha migliorato per ben 28 volte (!) il record mondiale della specialità ed è stata due volte medaglia d’oro olimpica (2004 e 2008), tre volte medaglia d’oro mondiale (2005, 2007, 2013) ed è stata nominata tre volte atleta femminile dell’anno dalla IAAF (2004, 2005 e 2008) e miglior atleta al mondo dell’anno 2007 e 2009. Una vera e propria star della specialità ma anche al di fuori dell’atletica per via della sua avvenenza e della capacità comunicativa.
Il 2009 non aveva portato buone cose alla fuoriclasse russa, reduce dall’oro olimpico con record del mondo (6.05) dell’anno prima a Pechino. Ai Mondiali di Berlino Elena Isinbayeva aveva addirittura fallito l’appuntamento con il podio, dopo aver sbagliato una volta i 4,75 e due volte i 4,80. A Zurigo il riscatto con una gara aggressiva che la vide superare tutte le misure al primo tentativo e, una volta vinta la gara, piazzare l’asticella a 5.06, un centimetro in più rispetto alla misura ottenuta alle Olimpiadi l’anno prima. Superando la misura di 5,06 la russa realizzò così il suo quindicesimo record del mondo nel salto con l’asta all’aperto, mentre per tredici volte ha migliorato quello al chiuso portandolo a 5.01.
Dopo quell’impresa la carriera di Elena Isinbayeva proseguì a singhiozzo: delusione ai Mondiali 2011 a Daegu, bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012, titolo mondiale da lacrime sulla pista di casa di Mosca e ritiro alle Olimpiadi di Rio, il giorno dopo la sua elezione nella commissione atleti CIO.
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