Atletica
Atletica, i record del mondo: Gabriele Reinsch e il disco planato a 76,80 metri nel lontano 1988
Era il tempo delle sfide dirette una nazione contro l’altra nell’atletica leggera: quattro atleti in gara, due per nazione, e punteggi progressivi per i quattro protagonisti delle gare. Una tradizione che si è persa nel tempo, quella delle cosiddette “amichevoli dell’atletica” che però spesso e volentieri regalavano risultati di altissimo spessore, come quella volta a Neubrandenburg il 9 luglio 1988 quando si trovarono di fronte Italia e una DDR destinata ad essere sfaldata un anno dopo dalla caduta del muro di Berlino.
Una Germania Est in cui i venti di doping che spirarono per tutti gli anni ’80, si stavano attenuando perchè ormai la propaganda serviva a poco o nulla e presto le furberie all’Oral Turinabol sarebbero passate alla storia con uno dei più grandi bluff della storia dell’atletica. Di sicuro non sarebbe stata per la spiccata femminilità che Gabriele Reinsch, specialista prima del getto del peso e poi del lancio del disco, sarebbe passata alla storia, se non per quel tocco frivolo che la rendeva riconoscibile su ogni campo di gara: i capelli lunghi, ricci e biondissimi. Da adolescente la Reinsch gareggiava nel salto in alto e nel getto del peso, in cui si piazzò seconda agli europei junior 1981. L’anno dopo passò al disco.
A Neubrandenburg Gabriele Reinsch fece atterrare il disco laddove nessuna più sarebbe riuscita a lanciarlo: a 76,80 metri due metri e passa in più lontano del record precedente che apparteneva alla ceca Zdenka Silhava (74,56). Una “meteora” destinata a durare 32 anni: da tanto resiste il record della Reinsch che non è mai riuscita a salire su un podio mondiale o olimpico, accontentandosi di due argenti alle Universiadi e di un quarto posto agli Europei di Spalato nel 1990, i primi con la Germania unita sotto un’unica bandiera.
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Foto Wikipedia
