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Atletica, Luminosa Bogliolo: “Alle Olimpiadi sogno la finale. Ho un anno in più per progredire”

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Luminosa Bogliolo è una delle punte di diamante dell’atletica azzurra.  Due volte campionessa italiana nei 100 ostacoli e dominatrice alle Universiadi 2019. Grazie alla sua grinta, determinazione e tecnica è riuscita a mettersi in luce in molte gare di livello internazionale. La velocista delle Fiamme Oro sta lavorando per preparare al meglio le Olimpiadi di Tokyo, per le quali ha già staccato il pass. Dei suoi obiettivi e delle sue aspettative ha parlato in un’intervista concessa ad OA Sport.

Luminosa Bogliolo, come hai vissuto il periodo di lockdown e come stai vivendo la ripresa degli allenamenti?

Io vivo vicino a Torino ma ho preferito tornare ad Alassio dai miei genitori che hanno un giardino un po’ più grande per potermi allenare. All’inizio sono potuta andare al campo con il mio allenatore prima che ci chiudessero totalmente. Nell’ultima settimana mi sono allenata all’aperto, mi hanno ospitato vicino ad una serra e quindi sono riuscita ad allenarmi  un po’ meglio, anche perchè in Liguria è pieno di sali scendi quindi è abbastanza difficile allenarsi in strada“.

Come hai preso la notizia del rinvio delle Olimpiadi?

Uno slittamento era già nell’aria da tempo ma la notizia del rinvio di un anno mi è dispiaciuta un po’. Nello stesso giorno, però, ho pensato ‘ho un anno in più per prepararmi’.  Anche perchè sono abbastanza giovane per quella che è l’atletica e quindi potrò sfruttare questo tempo per imparare ancora di più“.

Allenarsi senza aver un obiettivo a breve termine non è semplicissimo?

Quando hanno cancellato le Olimpiadi noi avevamo ancora gli Europei, quindi fino a metà quarantena mi sono allenata per fare una buona gara agli Europei, anche se molte mie avversarie potevano allenarsi al campo mentre io no. Quasi verso la fine della quarantena ci hanno annunciato che anche gli Europei sarebbero stati cancellati. Diciamo che l’ho preso come un momento per imparare nuove cose, senza avere l’ansia di una gara nel breve periodo. Noi atleti, così come nel nuoto, non abbiamo bisogno per forza degli avversari per metterci in gioco: abbiamo il cronometro. Possiamo sfidare noi stessi e i nostri limiti“.

Sei molto giovane ma qual è il tuo ricordo più bello sin qui: il 12”78 che è valso la qualificazione alle Olimpiadi o il trionfo alle Universiadi di Napoli?

In verità le Universiadi! Anche la gara in Coppa Europa è stata molto divertente, giocarsela fino all’ultimo millimetro con avversarie fortissime è stato fantastico. Però la gara che preferisco è sicuramente quella delle Universiadi. Quello delle Universiadi è un ambiente più divertente, completamente diverso. Non voglio dire spensierato perchè comunque bisogna concentrarsi sulla gara. Ci sono tutti gli sport, siamo stati nel villaggio olimpico. E’ stata una bellissima esperienza”.

Tornando alla gara del 12”78 a La Chaux-de-Fonds, una fantastica prestazione a 2 centesimi dal record italiano di Veronica Borsi. Quei 2 centesimi sono un rammarico o uno stimolo?

Sicuramente uno stimolo. Mi hanno aiutato per quest’anno. In ogni allenamento ci penso con la consapevolezza di poter raggiungere quel risultato. Ogni anno ho più consapevolezza rispetto a quello precedente. Di sicuro il prossimo sarà l’anno più importante, quello delle Olimpiadi.“.

A proposito di Olimpiadi, Tokyo sarà la tua prima partecipazione alle manifestazione a cinque cerchi, come te la immagini?

Spero grandiosa! A Tokyo sarà sicuramente organizzata perfettamente. Non vedo l’ora di essere lì per vedere se veramente si realizza tutto quello che è nella mia testa. E’ un tassello importante nella carriera di ogni atleta. Già il fatto di dire ‘bene ci andrò’ è già un traguardo importante. Poi avere un anno in più mi fa pensare anche al fatto che devo avere un obiettivo e non accontentarmi di partecipare”.

In tal senso, qual è il tuo obiettivo a Tokyo 2020?

Prima di tutto godermi le Olimpiadi. Il mio sogno grandissimo, che ora come ora ribadisco vedo come un sogno lontano, sarebbe provare ad entrare in finale. Non avendo ancora gareggiato quest’anno, non so se sono pronta. In questo momento forse ci sono atlete che meritano più di me di arrivare in finale. Poi ci sono gli ostacoli di mezzo e quindi non si può mai sapere. Spero di poter imparare il maggior numero di cose per l’inizio delle Olimpiadi e farmi trovare pronta”.

Questo, però, potrebbe essere un importante vantaggio?

Certamente! Sono molto contenta di questa cosa. Sto lavorando tanto per cercare di migliorare il più possibile e sfruttare i tanti margini di miglioramento che ancora ho“.

In chiusura, un messaggio che ti senti di mandare agli italiani e agli appassionati di atletica?

Vedendo come sta andando la situazione legata al Covonavirus, sembra che ce ne stiamo piano piano liberando. Mi auguro che presto potremo essere tutti un po’ più liberi e vivere la vita con più serenità, con la speranza che lo sport possa tornare presto come prima di tutto questo“.

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salvatore.serio@oasport.it

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Foto: Fidal

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