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Atletica, Yeman Crippa: “Alle Olimpiadi punto alla top5 nei 10000 metri. Dimentichiamoci il lockdown”

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Yeman Crippa è uno degli atleti di punta del nostro movimento. Il mezzofondista azzurro in carriera è stato capace di conquistare un bronzo alla rassegna continentale di Berlino nei 10.000 metri. L’alfiere delle Fiamme Oro si è piazzato 8° agli ultimi Mondiali di Doha, dove si è confrontato con il gotha della disciplina.

Con i suoi 24 anni è senza ombra di dubbio uno degli atleti sui quali la nazionale può fare maggior affidamento per il presente e il futuro. Tenacia, grinta e carattere, oltre alle grandi doti fisiche, sono le caratteristiche che gli hanno consentito di scalare posizioni nelle gerarchie mondiali. Nel mirino, nonostante il rinvio, ovviamente l’evento a cinque cerchi che si disputerà il prossimo anno. Di questo e di molto altro ha parlato Yeman Crippa in un’intervista concessa ad OA Sport.

Yeman, come stai e come hai vissuto la ripresa degli allenamenti dopo il lockdown?

Dopo il lockdown ho cominciato ad allenarmi quasi al 100%. Sono stato quasi un mese chiuso in casa, senza potermi allenare e tornare fuori è stato super positivo, diciamo che ho vissuto bene le ultime settimane“.

La situazione a Trento, città nella quale vivi, è stata meno problematica che altrove?

Sì, ci sono stati meno contagi, ma comunque abbiamo fatto le cose che hanno fatto anche in altre zone. Trento non era zona rossa, ma comunque siamo rimasti chiusi in casa“.

Foto: Tecnogym

Le Olimpiadi erano l’obiettivo di questo quadriennio, come hai preso la decisione del CIO di rinviarle di un anno?

Non l’ho presa bene. Perchè da tanti anni sognavo di fare le Olimpiadi e pensavo che questo fosse l’anno giusto. Fino a febbraio-marzo mi stavo allenando benissimo. Inizialmente pensavo che la questione del Covid-19 non fosse così grave, quindi mi è dispiaciuto. Quando poi ho capito la gravità della situazione, ho pensato che fosse l’unica e la cosa giusta da fare. Anche perchè gli atleti italiani non sarebbero arrivati al 100% all’appuntamento, mentre in altri stati che hanno avuto problemi col Covid-19 sarebbero arrivati più preparati“.

Una curiosità, sei un atleta giovane ma tra i vari successi a livello europeo qual è quello che porti nel cuore?

Senza ombra di dubbio il bronzo agli Europei di Berlino. E’ stata la mia prima medaglia a livello assoluto, quindi è rimasta molto impressa“.

Guardando avanti, come sarà la marcia di avvicinamento a Tokyo?

Spero che tra fine luglio, agosto e settembre ripartano le gare per poter fare qualche test. A dicembre ci saranno gli Europei di cross che rappresentano un obiettivo intermedio. Nel frattempo, già da adesso, cercherò ad allenarmi bene in vista di Tokyo 2021“.

A proposito di nazionale, negli ultimi anni l’Italia è cresciuta molto nelle discipline del mezzofondo, anche grazie a te. Qual è il rapporto con i tuoi compagni di nazionale e cosa pensi della crescita del movimento?

Ho un buon rapporto con tutti. Con alcuni più amichevole con altri meno, comunque rispetto tutti gli atleti della nazionale. E’ un decennio che escono atleti di spessore, evidentemente si è lavorato bene a livello giovanile. Penso ci siano dei decenni nei quali vengono fuori dei campioni, altri nei quali questo non accade“.

Il fatto di avere un grande atleta in squadra che può fare da punto di riferimento aiuta anche i compagni nella crescita?

Certo può essere anche così. Se ci sono cinque, sei atleti forti riescono a trascinare il resto della squadra, questo è poco ma sicuro“.

Tornando alle Olimpiadi, sarà la tua prima partecipazione all’evento a cinque cerchi, come te la immagini?

Al momento non me la sto immaginando. Credo sia come i Mondiali, ma una cosa più in grande, con gli atleti di tutte le discipline nel villaggio olimpico. E’ una cosa alla quale aspiravo da piccolino. Ci sono arrivato vicinissimo quest’anno, ma è solo rimandato di un anno“.

I tuoi obiettivi per le Olimpiadi di Tokyo?

Spero prima di tutto di riuscire a prepararmi al meglio. L’anno scorso sono arrivato tra i primi otto ai Mondiali. Il prossimo anno vorrei alzare un po’ l’asticella, magari arrivare tra i primi cinque nei 10.000“.

In chiusura, un messaggio che ti senti di mandare agli italiani che stanno venendo fuori da un periodo molto difficile

Bisognerebbe dimenticare quello che è accaduto negli ultimi due o tre mesi e ripartire da zero. Magari in questo periodo di lockdown ognuno ha lavorato sui suoi punti deboli e cercare di ripartire da dove tutto si era interrotto, senza fare pensieri negativi“.

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salvatore.serio@oasport.it

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Foto: Lapresse

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