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Basket: Pesaro, Pistoia, Virtus Roma e Cremona, tra Serie A e differenze nei quattro casi

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15 giugno: la data entro la quale va chiesto il riposizionamento dalla Serie A all’A2 sta avvicinandosi. Quattro sono le società di cui si è più parlato fino a questo momento: Victoria Libertas Pesaro, Pistoia Basket, Virtus Roma e Vanoli Cremona. Per ciascuna di loro, andiamo a scoprire quali sono le prospettive, tenendo ben presente che ci sono tante differenze tra i vari casi.

Per quel che riguarda Pesaro, se fino al momento della sospensione si stava sostanzialmente lavorando a un prossimo futuro in Serie A2, stante il disastroso bilancio della stagione (una sola vittoria, al PalaDozza, contro la Fortitudo Bologna), ora le prospettive sono incerte. Sul fronte sponsor, i Beretta hanno sempre mostrato un interesse primario per il mantenimento della massima categoria, ma dall’altra parte c’è un ambiente che non è esattamente al settimo cielo per un continuo di stagioni anonime, sempre passate a salvarsi nelle ultime tre giornate. Venerdì o sabato è prevista una conferenza stampa con cui dovrebbe essere comunicato il destino ultimo della VL. Il ruolo di consulenza di Livio Proli appare saldo in qualunque caso, dal momento che le prime notizie in tal senso si sono avute già quando la stagione non era terminata.

A Pistoia, invece, le cose non si stanno rivelando particolarmente positive: secondo quanto riportato dall’edizione odierna de La Nazione, infatti, le speranze di restare in A sono minime per una pura e semplice questione economica. Troppo elevati sono i costi per poter giocare ancora in massima serie, quella stessa che era stata conquistata nel 2013 e mai più mollata fino a quest’anno, con tre passaggi nei playoff scudetto, tutti conclusi ai quarti di finale. Le criticità erano emerse già alcuni giorni fa, con l’accorata lettera del presidente Massimo Capecchi, che aveva scritto nero su bianco che il budget previsionale non poteva in alcun modo garantire la permanenza nel massimo campionato.

Differente, invece, è la questione della Virtus Roma. Un dato è certo: di A2, in questo caso, non se ne parla neanche, e del resto lo si era intuito fin dalla lettera con cui Claudio Toti aveva annunciato il proprio disimpegno dalla pallacanestro, dopo quasi vent’anni di presidenza (e uno del figlio, Alessandro). Storicamente, su simili questioni la famiglia Toti non ha mai voluto un grande clamore mediatico, tant’è vero che ad oggi di informazioni se ne conoscono ben poche sui nomi dei potenziali acquirenti del club capitolino. Finché non vi saranno novità ufficiali, ad ogni modo, sarà complesso fare un quadro della situazione, proprio per la detta riservatezza dei Toti su questo genere di cose.

Ancora diversa è la situazione della Vanoli Cremona, nei cui ambienti gira una certa dose di ottimismo circa la permanenza nel massimo campionato. Domani dovrebbe esserci un incontro con un’azienda che potrebbe risultare di notevole aiuto per mantenere la categoria. Nel frattempo, però, buona parte dello staff (Meo Sacchetti, Gianmaria Vacirca e, stamattina, Flavio Fioretti) ha fatto le valigie, con Flavio Portaluppi indicato da alcuni giorni come futuro direttore generale. La società del presidente Aldo Vanoli dovrebbe ad ogni modo affrontare la nuova stagione con un budget ridimensionato; molti nomi stanno ruotando per il ruolo di capo allenatore, ma, chiaramente, prima di determinare quel ruolo servirà la comprensione delle prospettive future.

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Credit: Ciamillo

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