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Biathlon, le cinque Coppe del Mondo maschili vinte più nettamente. È l’epoca dell’uomo solo al comando

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Dopo aver affrontato l’argomento sia nello sci alpino che nello sci di fondo, eseguiamo un’analisi storica anche sul biathlon, andando a vedere quali sono le Coppe del Mondo maschili vinte in maniera più netta. Allo scopo di superare le problematiche legate ai differenti sistemi di punteggio susseguitisi nel corso degli anni, nonché al differente numero di gare inserite in calendario, si è deciso di utilizzare come termine di paragone la percentuale di punti marcata dal primo rispetto al secondo. Ebbene, dopo aver individuato la top-five delle Sfere di cristallo conquistate con il margine più elevato, ci si rende conto di un fatto estremamente interessante merita di essere analizzato.

5° POSTO – FOURCADE Martin (FRA), stagione 2015-16
Proporzione: 140,4% dei punti del secondo (1151 contro 820)
Il nostro viaggio comincia dall’inverno 2015-16, durante il quale Martin Fourcade mette le mani sulla quinta delle sue sette Coppe del Mondo. Lo fa vincendo dieci delle ventiquattro gare a cui prende parte, salendo sul podio in sedici occasioni e corredando il tutto con il trionfale Mondiale di Oslo, durante il quale arpiona tre medaglie d’oro e una d’argento. Il francese si esprime letteralmente a un livello inarrivabile per chiunque altro. L’avversario meno lontano si rivela Johannes Bø, il quale però marca il 71,2% dei punti rispetto al fenomenale transalpino.

4° POSTO – FOURCADE Martin (FRA), stagione 2016-17
Proporzione: 144,0% dei punti del secondo (1322 contro 918)
Siamo nell’inverno seguente a quello citato in precedenza. Fourcade vince la Sfera di cristallo, la sesta della sua carriera, in maniera ancora più netta rispetto a dodici mesi prima. La classifica generale non è proprio mai in discussione, poiché il fuoriclasse catalano inanella sette vittorie e un terzo posto nelle prime otto gare, andando quindi in fuga sin dalle battute iniziali. Conclude l’inverno con quattordici successi e ventidue podi su ventisei gare, stabilendo così quello che ancora oggi è il primato di top-three ottenuti in una singola stagione. Nella graduatoria finale, l’avversario più vicino è Anton Shipulin, il quale ottiene il 69,4% dei punti rispetto al dominatore dell’annata.

3° POSTO – FOURCADE Martin (FRA), stagione 2013-14
Proporzione: 145,5% dei punti del secondo (934 contro 642)
Ancora Fourcade, stavolta nell’inverno in cui si appropria della sua terza Coppa del Mondo. È l’anno dei Giochi olimpici di Sochi (che non assegnano punti per la Sfera di cristallo), durante i quali Martin si consacra definitivamente vincendo due medaglie d’oro a Cinque cerchi. La corsa alla classifica generale si rivela una cavalcata solitaria nonostante il francese non spadroneggi come in altre occasioni. Infatti, nel 2013-14, il transalpino ottiene “solo” cinque vittorie su venti presenze, chiudendo però per ben diciannove volte nella top-ten. Il resto del mondo viene lasciato a lottare per la piazza d’onore. Alfine la spunta Emil Hegle Svendsen, seppur con il 68,7% dei punti del catalano.

2° POSTO – BØ Johannes Thingnes (NOR), stagione 2018-19
Proporzione: 147,8% dei punti del secondo (1262 contro 854)
Il 2018-19 è una stagione entrata nella storia del biathlon maschile, poiché è quella in cui Johannes Bø riesce a detronizzare Martin Fourcade, interrompendo la sua sequenza di sette Sfere di cristallo consecutive. Il francese, alle prese anche con qualche malanno fisico (perde peso in maniera evidente), vive la peggior stagione della sua carriera e lascia campo libero al norvegese, che polverizza la concorrenza. Lo scandinavo vince sedici delle venticinque gare a cui prende parte, stabilendo il record assoluto di successi in una singola stagione. Alfine la piazza d’onore in classifica generale va al russo Alexander Loginov, il quale però marca il 67,7% dei punti del nordico.

1° POSTO – FOURCADE Martin (FRA), stagione 2012-13
Proporzione: 150,9% dei punti del secondo (1248 contro 827)
Il record assoluto di Coppa del Mondo vinta in maniera più netta in campo maschile spetta a Martin Fourcade, che dunque occupa quattro dei cinque posti della nostra top-five! Paradossalmente, però, il primato non è stato stabilito in un inverno in cui ha sbaragliato la concorrenza. Siamo infatti nel 2012-13, agli albori del predominio del francese, il quale disputa un’annata di altissimo profilo (dieci vittorie e diciannove podi su ventisei gare, compresi 1 oro e 2 argenti iridati). Però c’è un rivale che gli da’ filo da torcere, ovvero Emil Hegle Svendsen, che riesce a reggere il confronto sino al mese di febbraio. Però, dopo i Mondiali di Nove Mesto, il norvegese si ammala ed è costretto a saltare due tappe. Cionondimeno, il suo rendimento gli consente di resistere al secondo posto in classifica generale a dispetto delle tante assenze. Alfine lo scandinavo difendere la piazza d’onore, pur marcando il 66,2% dei punti di Fourcade.

Dunque, qual è il dato interessante che balza all’occhio? Il fatto che le cinque Coppe del Mondo vinte in maniera più netta siano tutte concentrate negli ultimi otto anni! Si tratta di un’autentica anomalia statistica, considerando come il massimo circuito maschile sia nato nell’ormai lontano 1978. Pertanto è lecito chiedersi se l’attuale sistema di punteggio favorisca distacchi più ampi in classifica generale rispetto a quelli generati dai sistemi utilizzati prima del 2008. Dubbio più che legittimo. Secondo l’opinione di chi scrive, però, non è una questione di sistema di punteggio, poiché l’anomalia non si presenta nel settore femminile (come vedremo nell’articolo che sarà pubblicato domani). Semplicemente, il biathlon maschile sta vivendo un’epoca unica, quella “dell’uomo solo al comando”. Nessuno, infatti, è stato in grado di dominare la disciplina tanto a lungo e in maniera così netta come Martin Fourcade. L’unico in grado di instaurare una supremazia paragonabile a quella del francese è stato Johannes Bø, seppur per un solo inverno. Il norvegese, però, potrebbe proseguire sulla stessa strada negli anni a venire, proseguendo sullo stesso sentiero aperto dal transalpino. Insomma, l’impressione è che in campo maschile il biathlon sia radicalmente cambiato nell’ultimo decennio.

Per la cronaca, queste sono le Coppe del Mondo vinte nel modo più marcato con gli altri tre sistemi di punteggio.

SISTEMA ORIGINALE TOP-25 – ULLRICH Frank (DDR), stagione 1980-81
Proporzione: 107,7% dei punti del secondo (140 contro 130)
Punti ai primi 25, seguendo lo schema 25-24-23-22-21-…-3-2-1

SISTEMA TOP-25 MODIFICATO – DRATCHEV Vladimir (RUS), stagione 1995-96
Proporzione: 135,3% dei punti del secondo (276 contro 204)
Punti ai primi 25, seguendo lo schema 30-26-24-22-21-…-3-2-1

SISTEMA TOP-30 – BJØRNDALEN Ole Einar (NOR), stagione 2007-08
Proporzione: 124,9% dei punti del secondo (869 contro 696)
Punti ai primi 30, seguendo lo schema 50-46-43-40-37-34-32-30-28-26-24-22-20-18-16-15-…-3-2-1

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Foto: La Presse

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