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Bonus 1000 euro pagato a giugno o luglio? Come fare la domanda e chi ne ha diritto: soluzione patronato

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I lavoratori autonomi con partita IVA iscritti all’INPS potranno beneficiare di un bonus di 1000 euro se dimostreranno di avere avuto una riduzione di almeno il 33% del reddito nel secondo bimestre del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (marzo-aprile 2019). Si tratta di un sostegno previsto dal Decreto Rilancio e che intende aiutare quelle figure professionali, che stanno facendo i conti con la crisi economica generata dalla pandemia. Tutti gli aventi diritto potranno richiedere il sussidio compilando i moduli che l’INPS pubblicherà sul suo sito nei prossimi giorni. Il pagamento del bonus 1000 euro per lavoratori autonomi dovrebbe poi avvenire tra giugno e luglio. Di seguito la guida completa sul bonus 1000 euro, come ottenerlo, i requisiti e tutte le risposte alle domande più frequenti.

BONUS 1000 EURO LAVORATORI AUTONOMI: CHI NE HA DIRITTO? REQUISITI E CRITERI

  • I liberi professionisti titolari di partita IVA attiva alla data di entrata in vigore del decreto, iscritti alla Gestione Separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito una comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito nel secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019.
  • Ai Co.co.co (lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa) che abbiano cessato il rapporto di lavoro alla data di entrata in vigore del decreto.
  • Lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020.
  • Lavoratori in somministrazione, impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali, che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020.

COME SI CALCOLA IL CALO DI REDDITO? CONFRONTO TRA 2019 E 2020 

Per individuare il reddito si fa fede al “principio di cassa” ovvero la differenza tra i ricavi/compensi percepiti e le spese effettivamente sostenute nel periodo interessato e nell’esercizio dell’attività, comprese le eventuali quote di ammortamento.

COME RICHIEDERE IL BONUS 1000 EURO? COME SCARICARE IL MODULO?

Chi ne avrà diritto dovrà presentare domanda all’INPS, compilando tutti i moduli che saranno disponibili nei prossimi giorni. Si potrà presentare domanda a partire dal mese di giugno, in via telematica accedendo al sito dell’INPS e utilizzando l’apposito PIN.

QUANDO VERRÀ PAGATO IL BONUS 1000 EURO?

Al momento non ci sono date certe. Si potrebbe immaginare a partire dalla metà di giugno ed entro la fine del mese di luglio, ne sapremo di più nei prossimi giorni.

CONTROLLI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE:

L’INPS comunicherà all’Agenzia delle Entrate i dati identificativi dei soggetti che hanno presentato l’autocertificazione per la verifica dei requisiti. L’Agenzia delle Entrate, a sua volta, comunicherà all’INPS l’esito dei riscontri effettuati sulla verifica dei requisiti sul reddito di cui sopra con modalità e termini definiti con accordi di cooperazione tra le parti.

PIN E MODULO INPS PER RICHIEDERE IL BONUS 1000 EURO:

– Dal sito internet www.inps.it , utilizzando il servizio “Richiesta PIN”.

– Attraverso il Contact Center, chiamando il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa), oppure lo 06 164164 (a pagamento da rete mobile).

Una volta ricevute (via SMS o e-mail) le prime otto cifre del PIN, il cittadino le può immediatamente utilizzare in fase di autenticazione per la compilazione e l’invio della domanda on-line per le sole prestazioni sopra individuate. Qualora il cittadino non riceva, entro 12 ore dalla richiesta, la prima parte del PIN, è invitato a chiamare il Contact Center per la validazione della richiesta.

Con riferimento alla sola prestazione “bonus per i servizi di baby-sitting”, nell’ipotesi che la domanda sia stata inoltrata con il PIN semplificato, il cittadino dovrà venire in possesso anche della seconda parte del PIN, al fine della necessaria registrazione sulla piattaforma Libretto di Famiglia e dell’appropriazione telematica del bonus.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Shutterstock

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