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Calcio, la Fifa non sanziona i giocatori che hanno manifestato in campo per George Floyd

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C’è un clima molto teso negli Stati Uniti, un clima che riporta agli anni degli scontri razziali. Purtroppo l’omicidio di George Floyd a Minneapolis ha causato delle reazioni in alcuni Stati americani della comunità afroamericana, tali da denunciare episodi di razzismo da parte delle autorità bianche, passati sotto silenzio. Un contesto surreale, inasprito senza dubbio anche dall’emergenza sanitaria che riguarda gli States e molte altre realtà.

Legate a questo episodio le tante manifestazioni (nel calcio) di vicinanza alla vittima del crimine citato, con riferimenti diretti alla vicenda. E’ accaduto nel corso della Bundesliga e i messaggi “giustizia per George Floyd” sono solo una parte di quel che si è visto sui rettangoli verdi e anche sui social. Da questo punto di vista la Fifa ha deciso di non procedere contro chi ha voluto esprimere una posizione in omaggio a Floyd. La richiesta da parte dell’organo calcistico più importante è stata quella di usare buon senso, rivolgendo un appello alle leghe calcistiche nazionali. Da questo punto di vista, il veto riguarda simboli politici, sociali o commerciali durante una partita.

Giocatori come Marcus Thuram, Sancho, Achraf e McKennie rischiano provvedimenti. Per questo la Fifa ha diffuso una nota per sottolineare la comprensione della profondità d’animo dei calciatori alla luce dei fatti tragici avvenuti negli Stati Uniti.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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