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Ciclismo
Ciclismo, Renato Di Rocco: “Non credo ci siano preoccupazioni sull’aspetto sanitario, la ripresa del calcio è un buon test”
Lo sport si sta rimettendo in moto e la ripresa del campionato di calcio in Italia ha acceso le luci su tutta la pratica sportiva italiana. La curva epidemiologica sembra rassicurare il Governo, che ha deciso di dare il via all’attività agonistica sul rettangolo verde, avallando un protocollo che le formazioni dovranno seguire con estremo rigore.
E nel ciclismo? La situazione non è così diversa dal “Pallone”. L’UCI circa un mese fa ha ufficializzato il nuovo calendario internazionale, dando il via alla “rinascita del pedale” dopo la pandemia. Il primo appuntamento di rilievo sarà la Milano-Sandremo e così la Classicissima di Primavera si trasforma nella Classicissima d’Estate, vista la scadenza dell’8 agosto. Il nuovo programma prevede poi il Tour de France (29 agosto-20 settembre), attorno a cui tutti gli eventi sono stati un po’ costruiti. La Grande Boucle sarà preceduta dal Giro del Delfinato (12-16 agosto) e dai Campionati Nazionali (20-23 agosto).
Il Giro d’Italia, invece, si disputerà dal 3 al 25 ottobre, subito dopo i Mondiali in programma ad Aigle dal 20 al 27 settembre. La Corsa Rosa, però, dovrà fare i conti con la concomitanza di tre Classiche Monumento: Liegi-Bastogne-Liegi il 4 ottobre, Giro delle Fiandre il 18 ottobre, Parigi-Roubaix il 25 ottobre, senza dimenticarsi di Amstel Gold Race e Gent-Wevelgem (10-11 ottobre). La Vuelta a España incomincerà il 20 ottobre, ovvero quando il Giro d’Italia sarà nelle sue battute conclusive, e terminerà domenica 8 novembre. Il Giro di Lombardia è previsto il 31 ottobre, mentre la Tirreno-Adriatico andrà in scena dal 7 al 14 settembre.
Un calendario, dunque, rivoluzionato in cui i protocolli relativi alla sicurezza saranno tutti da verificare. Non è preoccupato da questo punto di vista il presidente della Federciclismo Renato Di Rocco che, intervistato da InBici Magazine, ha dichiarato: “Sull’aspetto sanitario credo che il ciclismo non debba avere preoccupazioni. L’autorizzazione a far ripartire il calcio è un buon test per tutti gli altri sport, in quanto la disciplina del ‘Pallone’ è di forte contrasto, a differenza di quanto avviene nel ciclismo. Partendo dal World Tour, i protocolli utilizzati sono sempre di massimo controllo per gli atleti, ora ci sono da aggiungere test specifici per il Coronavirus, ma si parte già da un’ottima base. Le squadre sono già ben attrezzate, non vedo grandi stravolgimenti rispetto al passato, perché le attenzioni dei gruppi sportivi sono sempre state molto alte. Poi, su strada il nostro disciplinare cercherà di venire incontro alle situazioni più a rischio“.
Potrebbe essere causa di criticità il comportamento del pubblico, ma è chiaro che spetti alle autorità prevenire: “La gestione, più che a noi, spetta alle Prefetture, ma la raccomandazione è sempre quella di mantenere le distanze. Per fortuna il pubblico del ciclismo è sempre stato ordinato, episodi spiacevoli sono sempre stati molto pochi, come quello dei fumogeni alla Milano-Sanremo dello scorso anno“.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: OA Sport