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F1, calendario 2020: ufficiali i primi 8 GP. Le piste favorevoli a Mercedes, Ferrari e Red Bull. Avvio perfetto per Verstappen

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Ad un mese esatto dall’inizio ufficiale del Mondiale di Formula 1 2020, la FIA e Liberty Media hanno già definito il calendario delle prime otto gare da disputare quest’estate nel Vecchio Continente. Il primo appuntamento è fissato domenica 5 luglio al Red Bull Ring di Zeltweg per il Gran Premio d’Austria, che verrà replicato il weekend successivo con una seconda gara da svolgere sempre sui saliscendi del tracciato stiriano. Neanche il tempo di respirare ed il circus farà tappa in Ungheria il 19 luglio per poi trasferirsi a Silverstone, in cui andrà in scena un doppio GP (2 e 9 agosto). Successivamente il campionato andrà di scena a Barcellona (16 agosto), Spa (30 agosto) ed infine Monza (6 settembre) in attesa di stilare nelle prossime settimane un calendario provvisorio completo. Per quanto riguarda i primi 8 Gran Premi ufficiali, che al momento dovrebbero svolgersi a porte chiuse, si disputeranno su 6 piste molto diverse tra loro ed estremamente interessanti dal punto di vista dello spettacolo. Andiamo ad analizzare dunque le caratteristiche principali di questi tracciati provando ad anticipare i possibili valori in campo tra i tre top team in lotta per l’iride.

Il circuito di Zeltweg, di proprietà della Red Bull, dovrebbe favorire soprattutto in gara le RB16 guidate da Alex Albon e Max Verstappen, con quest’ultimo che si è imposto nelle ultime due edizioni del GP austriaco sfruttando un ritmo più competitivo rispetto alla concorrenza sulla lunga distanza. La versione 2020 della Ferrari potrebbe invece pagare dazio (sicuramente sul giro secco) sui lunghi rettilinei della pista stiriana, mentre la Mercedes ha spesso e volentieri avuto problemi di affidabilità della power-unit legati al caldo e all’altura che caratterizzano l’ex A1 Ring. La Red Bull si presenterà con ambizioni di vittoria anche in Ungheria, come dimostra la pole position ed il secondo posto di Max Verstappen nell’ultima edizione su un tracciato molto tortuoso in cui il telaio e la capacità di gestire al meglio l’usura dei pneumatici fanno decisamente la differenza. Basandoci però sui riscontri dei test invernali, anche la Ferrari potrebbe rivelarsi estremamente competitiva all’Hungaroring in assenza di allunghi significativi.

In agosto però la Mercedes dovrebbe salire di colpi imponendo la legge del più forte su tracciati più “convenzionali” e storicamente favorevoli come Silverstone e Barcellona. In Gran Bretagna si disputeranno poi due corse consecutive in cui la casa di Stoccarda proverà a ribadire la superiorità tecnica emersa nell’era ibrida, con Ferrari e Red Bull sulla carta costrette a limitare i danni lottando tra di loro per l’unico gradino del podio vacante. Se possibile, il team guidato da Toto Wolff sarà ancor più favorito per il successo al Montmelò, dove negli ultimi 6 anni ha sempre dominato in lungo e largo dal punto di vista delle performance (gettando alle ortiche l’ennesimo uno-due nel 2016 con l’incidente in partenza tra Hamilton e Rosberg). Difficili da decifrare quest’anno le tappe di Spa e Monza, con la Ferrari che probabilmente non potrà confermare le prestazioni messe in evidenza nel 2019 a causa di una SF1000 in difficoltà sul dritto rispetto alle dirette avversarie. La Mercedes, invece, sembra aver fatto uno step importante in termini di velocità di punta che potrebbe risultare decisivo proprio in Belgio e Italia.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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