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F1, che cos’è il DAS della Mercedes e che vantaggi comporta

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Il Mondiale di Formula Uno 2020 sta finalmente per prendere il via. Nel prossimo weekend, infatti, le monoposto della massima categoria del motorsport si daranno battaglia per la prima volta sul Red Bull Ring, in occasione del Gran Premio d’Austria. Dopo una lunga attesa i piloti potranno riprendere tra le mani la propria vettura. Dopotutto era dal lontano 28 febbraio che non si poteva fare sul serio, ovvero dall’ultimo giorno dei test pre-stagionali del Montmelò.

Sembra davvero passata una eternità da quei giorni. L’emergenza sanitaria globale non aveva ancora svelato a pieno la propria forza e tutto sembrava pronto per il via rappresentato dal Gran Premio d’Australia. A Melbourne, invece, tutto è stato stoppato e il Circus si è dovuto a sua volta fermare. Di quelle giornate, tuttavia, rimane ben nitida nelle nostre menti una cosa sopra tutte le altre: il famigerato DAS della Mercedes.

Sin dalla mattinata della prima sessione di test di Barcellona, sulla W11 di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas si è notato subito questo sistema che, sostanzialmente, ha lasciato tutti a bocca aperta. Il DAS (Dual Axis Steering) è un congegno che ha avuto una incubazione di oltre sei mesi da parte di James Allison e la sua squadra, che rende la convergenza delle gomme variabile e che rischia davvero di segnare un solco tra il team di Brackley ed il resto del gruppo. La FIA ne ha vietato l’utilizzo dalla stagione 2021, per cui avremo solamente i prossimi mesi per vedere come si comporterà in pista e quali vantaggi darà.

Come entra in funzione il DAS? Si tratta di un sistema che permette di modificare dinamicamente la convergenza dell’asse anteriore della vettura. Spostando in avanti o indietro il piantone dello sterzo vengono variati gli angoli. Nello specifico sui rettilinei il volante arretra, si sposta leggermente indietro. Il piantone con questo movimento esercita un movimento di un terzo elemento che permette di chiuder” la convergenza e riportarla a livello zero. I vantaggi sono evidenti. Il DAS aumenta la velocità di punta della monoposto che viaggia senza sforzi, le gomme si usurano di meno facendo abbassare anche le temperature delle gomme sul dritto. Non solo, viene anche modificata l’altezza da terra della vettura.

Quando si arriva al momento della frenata, invece, il piantone si sposta in avanti agendo sul terzo elemento dei braccetti che aprono la convergenza delle gomme, avendo così un miglior angolo di sterzata ed un miglior appoggio della vettura. Un vero e proprio “shock” per tutto il Circus che ha dovuto ammettere come questo DAS sia una idea rivoluzionaria. La Federazione è stata costretta a dare il proprio ok a questo sistema che andava a sfruttare un cosiddetto buco regolamentare, ma per l’anno successivo ha già detto che sarà vietato.

La Mercedes sembra dunque avere mosso un passo notevole in avanti a livello di ingegneria. Questo DAS rischia davvero di ribaltare il tavolo e consegnare un grande vantaggio tecnico sotto molteplici punti di vista alla W11. Sin da venerdì con le prime prove libere capiremo se questo sistema darà vantaggi effettivi a Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, sia a livello di velocità sul dritto, sia a livello di consumo delle gomme. Uno stratagemma che il team di Brackley ha voluto proporre senza nessun tentativo di nascondersi. L’ennesima dimostrazione che la voglia di vincere e dominare non è certo svanita. Anzi. 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Lapresse

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