Formula 1
F1, Ferrari poco competitiva in Austria? La pretattica di Maranello e l’allarme di Binotto: “Potenziale reale entro 3 gare”
Il Mondiale F1 2020 incomincerà nel weekend del 3-5 luglio col GP d’Austria. La stagione incomincerà al Red Bull Ring, il Circus resterà in Europa fino al 6 settembre (data del GP di Monza) per 8 gare assolutamente da non perdere prima di capire cosa ne sarà del resto di questa tormentata stagione. C’è grande attesa per l’accensione dei motori, indubbiamente Max Verstappen sembra essere il grande favorito per la vittoria a Spielberg ma ovviamente bisognerà fare attenzione alla Mercedes e a Lewis Hamilton.
E la Ferrari? Ci sono tanti punti interrogativi sulla Rossa. I test di febbraio a Barcellona non erano stati convincenti ma parliamo davvero di un’era fa visto che poi l’emergenza sanitaria ha cancellato ogni responso, si ripartirà praticamente da zero ma non sembra esserci grande ottimismo all’interno del Cavallino Rampante. Le dichiarazioni rilasciate da Mattia Binotto non fanno sperare in buoni risultati nella fase iniziale del campionato: “In questo periodo non abbiamo potuto lavorare molto, a causa della lunga chiusura delle fabbriche. Non abbiamo avuto la possibilità di sviluppare l’auto o di lavorare sui dati o in galleria del vento. Abbiamo ripreso il lavoro qualche giorno fa e stiamo cercando di porre rimedio ai punti deboli“.
La candida ammissione del team principal ha spaventato i tifosi: “Siamo dove eravamo in Australia e avremo una macchina simile in Austria. Dunque non mi aspetto di avere la macchina più veloce in Austria“. Realtà o semplice pretattica? La SF1000 è davvero inferiore alle dirette avversarie? Lo sviluppo, pur se effettuato a scartamento ridotto, non ha prodotto risultati? Il lavoro effettuato sull’aerodinamica, sul fondo e sulla power unit non è stato sufficiente? Sembra difficile dirlo in anticipo, può essere benissimo una manovra della Scuderia di Maranello per smuovere le acque. Un po’ come stanno facendo gli altri top team: Toto Wolff ha affermato di temere la Ferrari (il leader della Mercedes non è nuovo a questo tipo di giochi) mentre i vertici della Red Bull sembrano snobbare la Rossa.
Charles Leclerc e Sebastian Vettel riusciranno davvero a essere competitivi in Austria? Tra l’altro le prime due gare si svolgeranno sullo stesso circuito e questo potrebbe complicare le cose. Mattia Binotto prova comunque a guardare sul lungo termine: “I cambiamenti ci renderanno la vita più difficile, ma non significa che sarà impossibile recuperare. Penso che scopriremo il reale potenziale della vettura dopo tre gare“. Dunque dopo i primi due Gran Premi al Red Bull Ring e il GP d’Ungheria (circuiti comunque sfavorevoli anche in condizioni “normali”) si tornerà a vedere una Ferrari seriamente competitiva, pronta ad azzannare in Spagna e in Gran Bretagna prima di Spa e Monza? Si tratta di una speranza in un’annata così tormentata, questa volta la (sperata) pretattica della Rossa sarà vincente?
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stefano.villa@oasport.it
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Foto: Lapresse