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F1, George Russell: “Primi 5 giri al simulatore terribili, poi sono rimasto impressionato dai miei miglioramenti”

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George Russell è ormai pronto a cominciare la sua seconda stagione in Formula 1 con la Williams nella speranza di convincere definitivamente i vertici della Mercedes in vista del 2021. Il 22enne britannico è stato oscurato nella passata stagione dagli altri due rookie Lando Norris e Alex Albon a causa della scarsa competitività della sua vettura, tuttavia ha confermato tutto il suo talento demolendo il compagno di squadra Robert Kubica per la quasi totalità del campionato. Russell tornerà in pista il prossimo fine settimana in occasione del Gran Premio d’Austria e nel frattempo si sta preparando per l’evento utilizzando il simulatore in fabbrica.

I miei primi 5 giri sono stati assolutamente terribili – ha rivelato l’inglese classe 1998 in un vodcast di F1 – Ma al dodicesimo passaggio sono immediatamente andato più veloce rispetto a quanto fatto in precedenza in Australia. Ho utilizzato lo stesso tracciato e lo stesso assetto, ma sono rimasto impressionato da quanto sono riuscito a migliorarmi. Mi è servito un po’ di tempo per riabituarmi a tutte le procedure ed al modo di lavorare con i miei ingegneri. La sfida più grande è stata quella di indicare i feedback esatti, di guidare in una certa maniera nel corso dell’out lap o nel giro di raffreddamento”.

Non ho dimenticato però come si porta al limite una monoposto – ha spiegato il campione di F2 nel 2018 – Credo che sia come andare in bicicletta, o sei capace o non lo sei, ma quando arrivi in gara devi gestire le gomme, i freni, le temperature del motore, devi attaccare, devi difenderti, cambiare le mappe del motore, parlare agli ingegneri. Questo è senza dubbio l’aspetto più complesso del ritorno in macchina e ovviamente serve del tempo per togliersi di dosso la ruggine. Ho riflettuto molto sui miei appunti, su come mi stavo preparando per l’Australia, su come ho concluso Abu Dhabi l’anno scorso, su come devo avvicinarmi alla gara. Incrocio le dita ma dovremmo essere in una buona posizione”.

Durante il periodo di lockdown Russell ha provato a tenersi in allenamento specialmente dal punto di vista mentale partecipando e vincendo il campionato virtuale organizzato dalla Formula 1: “All’inizio ho avuto un approccio leggero, pensavo fosse solo un gioco, ma presto ho compreso che tutti coloro che ci partecipavano erano dannatamente veloci e competitivi. In quel momento ho capito che non avrei potuto prendere alla leggera una cosa simile. Ho così deciso di impegnarmi, di lavorare sulle gare, e facendo così sono riuscito ad essere subito competitivo. Il campionato virtuale mi ha anche dato modo di restare in forma dato che ci sono molti aspetti simili con le corse reali”.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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