Formula 1
F1, GP Austria 2020: Ferrari, chi sei? Dubbi e poche certezze a Maranello per l’esordio del Mondiale 2020
Dubbi e incertezze. Si respira questo clima in Ferrari in vista del primo appuntamento del Mondiale 2020 di F1. Sul tracciato di Spielberg (Austria) si apriranno le danze e le domande a cui i tecnici del Cavallino Rampante devono rispondere sono molte.
In Ferrari la situazione, stando alle dichiarazioni degli addetti ai lavori, non è così entusiasmante. La SF1000 sembra avere delle criticità e lo stesso Mattia Binotto (Team Principal) non ha nascosto i problemi nel confronto con Mercedes e Red Bull. Un aspetto che, stando ai cambiamenti regolamentari introdotti a causa della pandemia, è assai sfavorevole per il Cavallino Rampante. Le monoposto che ritroveremo al Red Bull Ring saranno un po’ diverse da quelle che avrebbero dovuto gareggiare a Melbourne, ma saranno congelate in molte parti per essere mantenute tali anche nel 2021. Il motivo? Cercare di ridurre i costi, vista la crisi economica causata dall’emergenza sanitaria. Pertanto al Red Bull Ring saranno omologati telaio, sospensioni e trasmissioni.
La vettura pare aver problemi sulle sospensioni (importanti per ottimizzare il rendimento sulle gomme), ha necessità di aver più carico aerodinamico per stabilizzare l’assetto rispetto a quanto si è visto a Barcellona nel corso delle prove e il doppio flussometro sembra aver penalizzato le prestazioni del motore. Pertanto, anche da questo punto di vista, sarebbe necessario un lavoro ad hoc. Tutto questo non potrà avvenire e c’è il rischio di veder compromessa sia quest’annata che quella del 2021. Si potrà intervenire essenzialmente sul differenziale per ripristinare aderenza e parte della trazione o in termini di regolazioni che, da questo punto di vista, non possono rappresentare un stravolgimento in positivo della macchina.
La speranza, in ottica ferrarista, è che queste “sensazioni” siano pessimistiche e che la Rossa dia risposte diverse già nel fine settimana austriaco. È però un fatto che la nuova “nata” sotto l’insegna del Cavallino non dia quelle sicurezze di cui il team avrebbe bisogno, dovendosi confrontare con una Mercedes che, nel corso dei test, ha trovato la sintesi perfetta tra aerodinamica e grip meccanico, grazie anche all’introduzione del DAS.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse