Formula 1
F1, Heikki Kovalainen: “Sono fiero di essermi battuto con Hamilton, ma questa rivalità è stata dannosa per la mia carriera”
Nel 2008 e 2009 Heikki Kovalainen ha avuto l’arduo compito di prendere il posto di Fernando Alonso in McLaren diventando così il compagno di squadra di Lewis Hamilton per un paio di stagioni in Formula 1. Il finnico classe 1981, ormai fuori dal giro del circus a partire dal 2014, ha comunque saputo sfruttare la sua permanenza nel team di Woking per conquistare la sua unica vittoria in un Gran Premio di Formula 1, ottenuta in Ungheria grazie alla rottura del motore accusata dalla Ferrari di Felipe Massa a pochi giri dalla bandiera a scacchi. Il suo settimo posto del 2008 e soprattutto la pessima 12ma piazza con cui ha chiuso il campionato piloti 2009 non sono però bastati a Kovalainen per conservare il posto in McLaren anche per gli anni successivi.
Il finlandese ha rilasciato recentemente un’intervista al podcast della F1 Beyond the Grid in cui ha raccontato il suo rapporto con Hamilton rivelando anche un retroscena interessante risalente al venerdì del Gran Premio del Belgio 2009: “Eravamo a Spa e stavano per iniziare le prime prove libere. Lewis è venuto da me chiedendomi se mi sarebbe piaciuto scommettere su chi tra noi due avrebbe affrontato l’Eau Rouge più velocemente già nel giro di uscita dai box. A quei tempi non era facile andare subito full gas al venerdì mattina appena uscito dalla pit lane. Comunque ho accettato la scommessa e lui ha affrontato l’Eau Rouge a tutta velocità, mentre io ho leggermente alzato il piede dall’acceleratore e così ho perso la scommessa. Sapevo che non avrei mai vinto contro di lui, ha un incredibile spirito combattivo“.
“Credo che il suo passo sia stato leggermente più veloce e costante del mio, ma è uno dei più grandi, se non il più grande pilota, e sono fiero di essermi battuto contro di lui, però questa rivalità è stata dannosa per la mia carriera – ha spiegato Kovalainen – Ho avuto un periodo di slancio ma non sono riuscito a mantenerlo quando ho avuto Lewis come compagno di team. E’ stato sempre leggermente più veloce di me ed io ho dovuto spingere al limite in ogni sessione. Questo è stato chiaro sin dai test invernali, ho dovuto sempre dare il massimo perché fare un giro nella media non sarebbe stato sufficiente. E quando dai sempre il massimo per un anno e mezzo poi finisci le tue riserve di energia”.
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erik.nicolaysen@oasport.it
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Foto: Lapresse