Formula 1

F1, la Ferrari migliora cambio e motore, obiettivo limare 2-3 decimi in vista dell’Austria

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La Ferrari non si vede, ma agisce. Nonostante la lunghissima chiusura del Reparto Corse per colpa dell’emergenza sanitaria globale (è stato riaperto solamente il 21 maggio) tecnici ed ingegneri di Maranello si sono prontamente rimboccati le maniche e, non appena hanno avuto modo di intervenire sulla SF1000, una vettura che aveva lasciato non pochi punti interrogativi dopo i test pre-stagionali del Montmelò, sono subito andati a limare i difetti della monoposto che, dal 5 luglio, sarà tra le mani di Charles Leclerc e Sebastian Vettel.

Si parla di un lavoro che garantirà un miglioramento di due o tre decimi di secondo al giro per la monoposto con il Cavallino Rampante, come riporta motorsport.com. Un passo in avanti non di poco conto, se confermato, che andrebbe a rasserenare l’umore del team emiliano, che il 28 febbraio aveva lasciato il Montmelò con poche certezze e una vettura che, sostanzialmente, viaggiava a circa mezzo secondo di distacco da Mercedes e Red Bull.

Certo, se la Ferrari è stata in grado di limare qualche decimo al suo pacchetto originale, non è detto che non abbiano fatto lo stesso anche i rivali (se non addirittura meglio) ma l’importante è notare come la scuderia tinta di rosso stia già lavorando alacremente per bruciare le tappe e presentarsi alle prime prove libere del 3 luglio sul circuito del Red Bull Ring in una condizione migliore rispetto a quanto visto sul tracciato catalano.

Ma, nello specifico, su cosa sono intervenuti i tecnici di Maranello? I dati positivi arrivano dal cambio e dalla Power Unit. Le simulazioni svolte al banco di prova confermano come la scatola della trasmissione in carbonio sia stata irrobustita, per andare ad evitare le torsioni evidenziate nelle prime uscite. Un salto di qualità che era letteralmente fondamentale. L’aumento del peso (negativo) è stato compensato da un retrotreno più rigido che dovrebbe andare a evitare il sottosterzo che la SF1000 aveva ampiamente evidenziato per una guidabilità migliore che, di conseguenza, andrà a stressare in maniera minore anche le gomme. Passando al motore, invece, i tecnici hanno sviluppato la Power Unit che ha già soddisfatto i criteri a livello di affidabilità, dopo qualche balbettio iniziale. Sarà questa, quindi, la specifica che verrà omologata per il campionato e che, contemporaneamente, garantirà circa 15-20 cavalli in più alla Rossa.

Tanto lavoro e strada intrapresa che appare quella giusta. Tutte queste novità probabilmente non riusciranno ad esordire sul circuito austriaco, specialmente a livello aerodinamico. La parte anteriore della SF1000 per esempio sarà riveduta e corretta soprattutto in direzione Silverstone, laddove la Mercedes con la sua capacità di fendere l’aria ha sempre fatto il vuoto, ma in casa Ferrari vogliono pensare in maniera ottimistica a questi sviluppi che dovranno arrivare puntuali e certi, perchè le rivali, come ben sanno a Maranello, non stanno ad aspettare nessuno.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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